È iniziata la Terza repubblica, ripetono a ogni occasione i vertici pentastellati. E come prova dell’assunto elencano i nomi dei «vecchi politici» della Seconda che, grazie a loro, andrebbero in archivio. Poi leggi le cronache della crisi politica che si trascina stancamente da una cinquantina di giorni, e vedi che a rincorrersi sono i soliti nomi, da Mattarella a Napolitano. Non si tratta però del presidente della Repubblica e dell’emerito, ma di loro congiunti: Bernardo Giorgio Mattarella e Giulio Napolitano, figli dei due presidenti ed entrambi studiosi che possono vantare un lungo elenco di titoli nel campo del diritto amministrativo. L’aspetto curioso della faccenda è che i loro nomi ricorrono in parallelo ad altri due, quello del loro mentore Sabino Cassese, ex ministro nel governo Ciampi, un’indiscussa autorità con una profonda conoscenza dei segreti della pubblica amministrazione. E infine quello di Giacinto Della Cananea, il professore evocato da Luigi Di Maio come artefice tecnico di un intervento a cuore aperto nel programma di governo grillino che fino a sei mesi fa sarebbe apparso impossibile: stilare punti di convergenza tra il programma pentastellato e quello delle altre forze politiche potenzialmente «alleabili» (ma Di Maio direbbe «contrattualizzabili»): sia la Lega che il Pd. Il risultato è un documento in dieci punti dalla natura elastica e fluttuante, proprio come è il diritto amministrativo, di cui anche Della Cananea è esperto. Pur essendo il meno noto, il professore forma con i figli di Mattarella e Napoletano un trio accademico di ferro. A due a due o tutti insieme, i tre espertoni hanno scritto fior di pubblicazioni congiunte. Ce n’è anche una in cui compaiono tutti e tre insieme, come segnala Franco Bechis sul Tempo: «Il diritto amministrativo oltre i confini», volume edito da Giuffrè nel 2008 e presentato proprio come «Omaggio degli allievi a Sabino Cassese». E non è un caso che proprio il nome del mentore del trio abbia fatto capolino tra le righe dei retroscena, nei giorni scorsi, come possibile esploratore per un governo del presidente (Mattarella), che in fondo è il papà di cotanto allievo di Cassese.
Non è la prima volta che Di Maio compie felpati passi di avvicinamento al mondo delle massime istituzioni, quelle che potrebbero dargli l’ambito incarico da premier. Meno chiaro è se il trio possa piacere al sovranista Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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