La super gatta salva il neonato abbandonato al freddo polare

Così il randagio Masha ha accudito un bebè scaldandolo e leccandolo come un cucciolo

La super gatta salva il neonato abbandonato al freddo polare

Gli animali eroi sono una delle più emozionanti notizie che la cronaca, per fortuna, ci riserva spesso. Grazie anche alla velocità e alla capacità di penetrazione di Internet nei più profondi recessi del mondo intero, le storie di cani, gatti e altri animali che si trovano a salvare la vita di propri fratelli, di bestie d'altra specie o addirittura dell'uomo, s'incrociano ormai con una certa frequenza. Alcune di queste storie poi, per la loro originalità e per la loro eccezionalità, approdano da piccoli siti del web fino ai più grandi siti d'informazione e poi, come è giusto che sia, alla carta stampata. Naturalmente c'è chi rimane indifferente alle vicende di questi nostri «fratelli minori» eroi. È talmente permeato della ferocia che domina il mondo che nulla più lo tocca.

Per fortuna tuttavia, c'è ancora una vasta fascia di popolazione che dimostra una grande sensibilità verso gli animali e ne rimane colpita, quando il racconto delle loro gesta tocca l'eroismo.

Se dovessimo raccontare le gesta dei cani eroi non basterebbero le pagine di tutto il quotidiano. Certamente più difficile incrociare storie di gatti eroi. Diciamo la verità: il gatto è ben lontano dalla temerarietà, anzi è un fifone nato che avanza con una cautela meritevole di ben altra situazione di fronte a una scatola vuota. Sia mai ci sia un nemico dentro. Non fatevi impressionare dalle «urla» che sentite in strada nottetempo: si tratta di rese dei conti farsesche, accompagnate da versi che paiono implicare stragi di gatti, mentre in realtà sono commedie napoletane che ruotano attorno a una femmina contesa o a un territorio varcato con una zampa di troppo.

Per questo, la storia di Masha stupisce e commuove, un po' come quella di Stich, il gatto che andò a «chiamare» la padrona mentre era dal medico, convincendola, a forza di miagolii insoliti, che a casa stava succedendo qualcosa di strano. Le fiamme di un fornello lasciato acceso stavano invadendo la camera di Charles, un bambino di 9 anni che dormiva. Stitch lo aveva salvato da morte certa.

La storia di Masha, un gatto randagio, si svolge nella città di Obninsk, nella regione di Kaluga (Russia) dove, un sabato mattina, un bambino è stato abbandonato da una o più persone senza alcuno scrupolo, nell'ingresso di un condominio. In questi giorni in quella zona la temperatura scende ben oltre sotto lo zero, talvolta anche di venti e più gradi. Il bambino, per fortuna perfettamente in salute, è stato abbandonato con una tutina e un pacchetto di pannolini come «dote». Quando uno dei residenti ha sentito «miagolare» intensamente, pur abitando al terzo piano, ha preso le scale ed è sceso seguendo i versi di quello che credeva fosse un gatto sofferente. Nadezhda Makhovikova sapeva che c'era un gatto nell'atrio cui era stato concesso di dormire in una scatola di cartone. Quando si è avvicinato ai «versi» ha visto che non provenivano dal gatto, ma dal piccolo che peraltro era avvolto dal mantello del felino il quale provvedeva anche a leccarlo come fosse un suo cucciolo. «Senza il calore sprigionato da quel gatto» hanno detto i paramedici immediatamente sopraggiunti sul posto «il bambino non ce l'avrebbe fatta».

La televisione russa Ren Tv ha ripreso tutta la scena e si vede il gatto che corre dietro ai paramedici e all'ambulanza miagolando, quasi non volesse abbandonare quella giovane vita salvata. Ora il micione dorme nella sala condominiale riscaldata e riceve numerose visite ogni giorno. E vari dolcetti.

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