Dopo aver cancellato dal programma il referendum contro l'euro - storico cavallo di battaglia del M5S - Luigi Di Maio dà una nuova svolta verso Bruxelles al movimento.
"Non parlerò molto di Unione europea perché l'Ue non è politica estera ma la casa naturale del nostro Paese e anche del M5S", ha detto il leader politico dei grillini alla Link campus university di Roma, "È l'alveo naturale dentro il quale l'Italia deve continuare a sviluppare le sue relazioni economiche e politiche. Rappresenta un rapporto costante che dobbiamo avere con altri Paesi all'interno di un organo sovranazionale che dovrà caratterizzarsi sempre più in politiche di solidarietà verso i popoli che in questo momento hanno più difficoltà nell'Ue. Tra questi c'è sicuramente anche l'Italia".
Agli studenti dell'ateneo privato romano Di Maio ha parlato della politica estera dei Cinque Stelle, e in particolare degli scenari internazionali. A partire dall'importanza per l'Italia di rimanere all'interno della Nato a cui però deve dare "un nuovo indirizzo": "Ci sono delle missioni su cui è meglio essere chiari", ha spiegato, puntando il dito contro quelle in Afghanistan e in Libia.
E poi ha sottolineato che la politica estera di un eventuale governo M5S sarà imperniata su alcuni punti "inderogabili", ovvero "rispetto del diritto internazionale e della carta delle Nazioni Unite", rispetto "del multilateralismo e della politica della non ingerenza",
"cooperazione internazionale". "Vedo una grande opportunità di riscatto per l'Italia", ha detto Di Maio, "Abbiamo un grande corpo consolare e uno degli eserciti più formati al mondo, dobbiamo essere orgogliosi di questo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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