Cimitero o condominio? Ecco l'Imu pure sui loculi

Tassati dall'asilo alla tomba. Il Comune di Castelvetro Piacentino chiede ai parenti 10 euro l'anno come contributo alle spese di gestione

Cimitero o condominio? Ecco l'Imu pure sui loculi

«Faranno pagare le tasse anche ai morti». Quello che finora sembrava solo un paradosso impossibile diventa realtà nell'Italia del centrosinistra e, in special modo, nell'Emilia-Romagna a guida Pd; ancor più nello specifico a Castelvetro Piacentino, comune di 5500 abitanti sulla riva destra del Po, dove il sindaco Luca Giovanni Quintavalla, alla guida di una giunta progressista, ha pensato bene di andare addirittura oltre la lettera di un già di per sé quasi assurdo articolo del regolamento regionale: il n° 4 del 23 maggio 2006, concernente la «Materia di piani cimiteriali comunali e di inumazione e tumulazione».

Prima di cedere a gesti scaramantici è bene premettere che la questione è più surreale che funebre. Procediamo con ordine. Il punto 6 dell'articolo 4 di detto regolamento recita: «Nel caso di concessioni perpetue o di manufatti di proprietà privata presenti all'interno delle aree cimiteriali, il Comune può disciplinare le modalità di partecipazione da parte degli aventi diritto agli oneri di manutenzione delle parti comuni o ai costi di gestione del complesso cimiteriale, secondo i criteri stabiliti nel proprio regolamento». Dunque, per il regolamento regionale il cimitero comunale sarebbe una sorta di condominio dove ognuno è chiamato a corrispondere una cifra concorrente alla manutenzione degli spazi comuni. Ma non finisce qui, perché non tutti sono tenuti a pagare: solo chi possiede concessioni perpetue di tombe o, addirittura, è proprietario di manufatti deve concorrere alla manutenzione degli spazi comuni o ai costi di gestione. Chi ha concessioni ventennali o altro, no. Se ne deduce che, all'insegna del proudhonismo più radicale, anche per i defunti la proprietà è un furto e, perciò, va condannata al pagamento delle relative gabelle.

Sulle prime verrebbe da pensare: cari signori, avete una serie di loculi in concessione perpetua, una cappella o una tomba di famiglia costruite all'uopo di collocare i vostri cari defunti? Ebbene, pagate al Comune un tot per mantenere il decoro del camposanto (escluso, naturalmente, il vostro manufatto, alla manutenzione del quale, sempre in base al detto regolamento, siete tenuti a provvedere in prima persona). Fosse così, la cosa potrebbe anche avere un senso, in momenti di vacche magre per le amministrazioni locali. Ma al cimitero di Castelvetro Piacentino, applicando a modo suo il regolamento regionale, il Comune ha affisso l'autunno scorso sulle cappelle, sulle tombe di famiglia, sui loculi a concessione perpetua - stile «grida» dello sceriffo di Nottingham per la cattura di Robin Hood - un avviso di tal fatta: « deve essere corrisposto il canone annuo di manutenzione ordinaria delle parti comuni dei cimiteri stabilito, per l'anno 2014, in euro 10 per posto salma».

Il comunicato, tutt'ora affisso all'ingresso del cimitero comunale, è chiarissimo: a Castelvetro Piacentino pagano l'Imu anche i morti, nonostante, fino a prova contraria, quella sia la loro «abitazione principale». Esplodono le proteste dei cittadini. Quelle dei defunti si raccoglieranno al competente Sindacato Inquilini dell'Aldilà.

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