Una tegola per Hillary: finanziatori islamici vicini a Isis e Al Qaida

Secondo un organismo indipendente ha preso 41mila dollari da personaggi sospetti

Una tegola per Hillary: finanziatori islamici vicini a Isis e Al Qaida

Hillary Clinton ha ricevuto finanziamenti da estremisti islamici per la campagna elettorale. La candidata democratica alla Casa Bianca è in cima alla lista dei dieci politici che hanno incassato più donazioni dai musulmani con un curriculum non proprio immacolato.

La rivelazione arriva dal Forum del Medio Oriente, un'associazione indipendente, che dal 2014 monitora i politici Usa. La probabile prima presidente donna degli Stati Uniti ha incassato 41.165 dollari da noti personaggi islamici. I contributi sono arrivati anche da «alcuni individui» che il Forum accusa di essere vicini alle ideologie di «Khomeini, Bin Laden o dell'Isis».

Quasi la metà delle donazioni imbarazzanti, 19.249 dollari, arrivano dai pezzi grossi del Consiglio delle relazioni americano-islamiche (Cair). Peccato che il gruppo sia stato dichiarato organizzazione terroristica dagli Emirati Arabi Uniti. Nel novembre 2014 lo Stato del Golfo ha inserito il Cair nella lunga lista di associazioni al bando che comprende Al Qaida, Boko Haram e altri gruppi del terrore in mezzo mondo.

La probabile inquilina della Casa Bianca ha accettato 3900 dollari dall'ex vicepresidente del discusso Consiglio, Ahmad Al Akhras, che a più riprese ha pubblicamente difeso diversi estremisti islamici finiti sotto processo ed in alcuni casi condannati a decine di anni di galera per terrorismo. Secondo il Forum, altri politici che hanno accettato soldi «dal nemico sono i rappresentanti al congresso Keith Ellison (17.370 dollari) e Andre Carson (13.225 dollari)». Sono tutti e dieci esponenti democratici, compreso l'ex candidato alla Casa Bianca senatore Bernie Sanders che ha incassato donazioni discutibili per 9.285 dollari. Nessun repubblicano e tantomeno il loro controverso candidato alle presidenziali, Donald Trump, ha ricevuto finanziamenti del genere.

Al Akhras, principale donatore islamico, di Hillary Clinton non ha mai nascosto la lunga e stretta amicizia con Fawaz Damra, deportato dagli Stati Uniti per i suoi collegamenti con l'organizzazione palestinese Jihad islamica. Damra era un imam di Cleveland rimandato in Israele nel 2004. Durante il dibattimento per l'espulsione è stato mostrato un video dell'imam che raccoglie soldi per i terroristi palestinesi. Al Akhras lo aveva difeso a spada tratta.

Ancora più grave la presa di posizione del finanziatore islamico della campagna democratica nel caso di un paio di estremisti finiti in galera per legami con Al Qaida. Nuradin M. Abdi, un somalo che ha vissuto a Columbus, nello Stato americano dell'Ohio, è stato condannato a dieci anni di carcere nel 2007. L'Fbi ha scoperto che fin dal 1999 aveva mentito sui suoi spostamenti per motivi religiosi in Germania e Arabia Saudita. In realtà era andato in Etiopia ad addestrarsi per la guerra santa.

«Quello che sappiamo di lui non corrisponde al ritratto» dell'accusa, secondo Al Akhras. Non è l'unico «amico» collegato ad Al Qaida che il finanziatore di Hillary Clinton ha difeso. Abdi era collegato a Christopher Paul, un convertito all'islam condannato a 15 anni di carcere perché voleva far saltare in aria supermercati e basi militari negli Usa oltre a colpire cittadini americani in giro per il mondo ed interessi europei. «Da quello che so è un amorevole marito, incapace di gesta del genere», sosteneva il solito difensore d'ufficio Al Akhras.

Oltre ad appoggiare i gruppi palestinesi compresi quelli estremisti legati al terrorismo, Al Akhras ha tessuto pure le lodi delle Corti islamiche, i fondamentalisti sbarcati a Mogadiscio durante la lunga guerra civile.

Gregg Roman,

direttore del Forum del Medio Oriente, che ha fatto le pulci ai finanziamenti dei politici americani, rivela: «Ben 1356 personaggi di rilievo hanno ricevuto 2974 contributi islamici per un totale di 1,43 milioni di dollari».

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