Torino forza la mano e apre la strada: l'anagrafe ha registrato il figlio con due mamme. E così, per la prima volta nella storia del Paese, un Comune ha riconosciuto un bambino nato in Italia, di una coppia omogenitoriale. Due madri appunto. Il sindaco Chiara Appendino aveva annunciato negli scorsi giorni questa svolta, cioè l'intenzione di riconoscere pari diritti, anche «forzando la mano». E così ha fatto. Il piccolo è Niccolò Pietro, figlio di Chiara Foglietta, vicecapogruppo del Pd in consiglio comunale, e della compagna Micaela Ghisleni. «Niccolò ora è ufficialmente registrato ed è figlio mio e di Micaela anche per lo Stato italiano. Abbiamo aperto una strada importante per tutte le coppie che si trovano nella nostra stessa situazione, abbiamo dato coraggio a quelle donne che non hanno più intenzione di dichiarare il falso», ha scritto su Facebook Foglietta. «Oggi non si è solo scritto un atto. Un nome su un foglio. Si è scritta una pagina importante della nostra Storia», aggiunge Foglietta che ringrazia la sindaca Appendino, alla guida della amministrazione torinese dei 5 stelle e che «ha avuto coraggio e ci ha messo la faccia, e alla giunta».
La gioia che diventa incontenibile per queste madri che forse non osavano sperare tanto, di trovare questa apertura e questa collaborazione da parte delle istituzioni. «Torino, non senza fatica, si dimostra ancora una volta all'altezza della sua storia- dice Foglietta. Che sia di esempio a tante altre città e altri Sindaci in Italia. E poi si riempia il vuoto legislativo quanto prima. Oggi piangiamo di gioia per la seconda volta da quando sei venuto al mondo. Benvenuto Niccolò». A Palazzo Civico, erano le 11 passate da 5 minuti, quando la prima cittadina Appendino, in qualità di ufficiale di Stato Civile, ha apportato l'annotazione sull'atto di nascita per attestare il riconoscimento di figli da parte di entrambi i genitori dello stesso sesso. Altre due coppie hanno ricevuto lo stesso riconoscimento dalla Città. Ieri mattina, i registri di Stato Civile del capoluogo piemontese sono stati modificati per quattro bambini. «Oggi la famiglia di Maria e Anna e il piccolo Giorgio, quella di Piero e Francesco e i piccoli Gabriel e Sebastian e quella di Chiara e Micaela e il piccolo Niccolò Pietro sono state riconosciute nella loro interezza dalla Città di Torino. - ha scritto Appendino su fb - A livello di legislazione, l'Italia non è ancora pronta a questo passo, ma noi abbiamo deciso senza dubbio alcuno di compiere un gesto forte, superando molti ostacoli». Una forzatura che la Appendino riconosce e rivendica con orgoglio: «Oggi è una di quelle giornate per cui vale davvero la pena ogni goccia di energia spesa per fare Politica.
Oggi abbiamo contribuito a scrivere un pezzo di storia».E così Torino capovolge l'idea della famiglia tradizionale. Una madre e un padre, da oggi non sarà più così scontato. Due madri o anche due padri da oggi- grazie al sindaco di Torino- sarà possibile.
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