Salgono da un massimo di 12 a un massimo di 15 gli anni di carcere se a commettere il reato di tortura sono pubblici ufficiali. È quanto prevede un emendamento, approvato dall’Aula di Montecitorio, presentato da Alternativa libera (ex grillini), poi riformulato dal relatore al ddl.
L’emendamento prevede la pena della reclusione da 5 a un massimo di 15 anni per i pubblici ufficiali che commettono il reato di tortura, con abuso di poteri o in violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.