Tricolore, esercito e assenti: ecco la parata delle polemiche

A Roma le celebrazioni per la festa della Repubblica. Tra le polemiche di generali e politici per la scelta del ministro Trenta di dedicare la parata del 2 giugno all'inclusione

Tricolore, esercito e assenti: ecco la parata delle polemiche

Forze armate e politici sfilano a Roma per il 73esimo anniversario della Festa della Repubblica. Ma quest'anno l'Altare della patria e i Fori imperiali fanno da teatro alla parata delle polemiche. Soprattutto per la scelta di Elisabetta Trenta di imporre come tema quello dell'inclusione.

La giornata si è aperta con la deposizione da parte di Sergio Mattarella di una corona di alloro al Sacello del Milite Ignoto in memoria di tutti i caduti, militari e civili, per servire la Nazione. Insieme al presidente della Repubblica all'Altare della patria c'erano anche il premier Giuseppe Conte, il ministro della Difesa e i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico. "Le Forze Armate, con abnegazione, professionalità, senso delle istituzioni e spirito di servizio verso la comunità, hanno concorso, ieri, alla liberazione dell'Italia e contribuiscono, oggi, tanto sul territorio nazionale quanto nelle numerose e diversificate aree di crisi, alla realizzazione delle finalità indicate dalla Costituzione, costituendo un prezioso presidio di stabilità e sicurezza, risorsa per il progresso pacifico della comunità internazionale", ha detto il Capo di Stato, "Sono stati, questi, settantatrè anni di pace per il nostro Paese, garantiti dai valori di libertà, giustizia e democrazia su cui si fonda la nostra Carta costituzionale, riferimento per ogni cittadino e guida per chiunque sia chiamato a responsabilità a favore della collettività".

L'idea del ministro della Difesa e di dedicara la cerimona "al diritto di ogni singola persona di avere accesso ed esercitare, nella società di cui è parte, le stesse opportunità". Ma diversi tra politici e militari sostengono che così si sminuisca il ruolo delle Forze armate. In particolare è la Lega - che da mesi ormai non nasconde le frizioni con la Trenta - a contestare la scelta.

Matteo Salvini è comunque presente: "Credo che sia dovere di un ministro essere sempre e comunque al fianco delle proprie donne e dei propri uomini", ha spiegato ieri da Potenza. Non ci saranno invece Giorgia Meloni - che sostiene di non essere stata invitata - e l'ex ministro Ignazio La Russa. Nei giorni scorsi, del resto, FdI ha avuto un acceso confronto con la Trenta al Senato proprio sulla scelta del tema "peace and love".

E non ci sono nemmeno alcuni generali - come Mario Arpino, Leonardo Tricarico e Vincenzo Camporini -, in chiaro dissenso nei confronti delle politiche adottate dal ministero sui tagli alle pensioni.

La prima sfilata per le celebrazioni della Festa della Repubblica risale al 1948.

Negli anni successivi - tra sospensioni causa terremoto e ripristini - la sfilata subì diverse modifiche. Fino al 2000, quando l'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi volle reintegrare la parata di via dei Fori Imperiali nelle celebrazioni per la ricorrenza.

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