Dodici milioni di incassi per il concertone del Modena park, altri 6 milioni all'indotto del territorio per organizzare l'evento, cui vanno sommati anche i 700mila euro dei 48mila biglietti staccati nei 197 cinema dove è stato proiettato in diretta lo show. E poi i diritti tv, il merchandising, la raccolta pubblicitaria. La Vasco Rossi SpA sfiora i 36 milioni di euro. E solo per l'evento del 1° luglio.
Partiamo dall'incasso dello show di sabato sera. Per i biglietti sono state previste tre fasce di prezzo, per i tre diversi pit in cui è divisa l'area dello show: si andava dal primo pit da 75 euro più prevendita a un secondo pit da 65 euro più prevendita, ciascuno da 27mila posti circa, fino al terzo pit da 50 euro più prevendita. Risultato? Il concerto-monstre da 220mila spettatori, record storico nel mondo per data singola a pagamento, ha fatto incassare circa 12 milioni. E secondo una stima del Sole24Ore il sold out di Modena equivale, per presenze e introiti, ai quattro show che il rocker di Zocca tenne l'anno scorso allo Stadio Olimpico di Roma, quando la bigliettazione era ancora affidata a TicketOne. Questa volta l'evento è stato infatti messo in piedi dalla società bolognese Best Union di Luca Montebugnoli che fattura 62 milioni a livello internazionale, attraverso le controllate Vivaticket e Big Bang (la prima ha gestito la vendita fisica e online dei biglietti, la seconda ha curato il promoting) dopo che a gennaio il Blasco nazionale ha deciso di interrompere il rapporto storico con Live Nation dopo il servizio delle Iene sul «secondary ticketing» e lo scandalo dei biglietti per il Live dei Cold Play esauriti in tre minuti. Al fatturato totale di Modena Park - inquadrato in una società ad hoc chiamata Big Bang - bisogna aggiungere i diritti televisivi, gli ingressi nei cinema che hanno proiettato il concerto in alta definizione, le 12 piazze collegate e la raccolta pubblicitaria, il merchandising affidato all'Universal, i diritti per il food and beveradge. Le stime sfiorano i 36 milioni compresi gli alberghi che erano pieni fino a Rimini. E nella sola provincia di Modena gli hotel pare abbiano fatturato due milioni.
E poi c'è lui, Vasco. La star di Zocca opera sul mercato discografico con una unica società, la Giamaica srl. In questa società, il 24 ottobre 2014, è stata fusa l'etichetta Bollicine srl edizioni musicali, che comunque fatturava circa 200mila euro all'anno negli ultimi esercizi. Gli incassi della star di Zocca, come per tutti gli artisti, subiscono forti variazioni in base alla uscita o meno di un nuovo disco, alla organizzazione o meno di un tour di concerti. Ma l'ultimo bilancio disponibile nella banca dati della Camera di Commercio è quello 2015 che è stato chiuso con un utile di 1,5 milioni in aumento rispetto agli 1,1 milioni del 2014 e un patrimonio netto di quasi 21 milioni (19,3 milioni l'anno precedente). Vasco Rossi, attraverso Giamaica srl, controlla poi altre tre società statunitensi, che, sostanzialmente, sovrintendono alle proprietà immobiliari del rocker in California e in Florida: Glendower Estate Inc, per un immobile civile a Los Angeles, Toffee development inc, per un terreno a Los Angeles, e Gulpging inc, per un altro immobile civile a Miami.
Nell'agosto 2010 Vasco è finito nel mirino del fisco per una società, da lui posseduta al 90%, a cui è intestata la barca «Jamaica».
Indispettito perché la notizia era trapelata sulle agenzie, dopo aver dichiarato «sono un cittadino onesto», il cantante aveva spiegato: «Ho usato questa cautela per mettere un limite a eventuali ritorsioni contro la mia persona fisica per eventuali danni causati dalla barca o dall'equipaggio a terzi. Anche il mio cane è intestato a una società, perché se morde qualcuno si pagano giustamente i danni, ma si evita che qualcuno possa approfittarsene».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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