Il tweet folle della professoressa filo-dem: "Farà la fine degli ebrei alleati al fascismo"

La docente universitaria Daniela Coli scatena le critiche per i paragoni deliranti con l'Olocausto. Crosetto (Fdi): "Inaccettabile da una insegnante"

Il tweet folle della professoressa filo-dem: "Farà la fine degli ebrei alleati al fascismo"

Roma - Imperdibili momenti di follia estiva scuotono un mondo politico privato delle sue ormai sparute, e residuali, certezze. Una di queste notoriamente è la Rai, luogo ameno nel quale i partiti hanno sempre girato in pantofole.

Eppure una cosa è discutere del metodo di una nomina o contestarla, come in queste ore pure fa Forza Italia, un'altra che il Pd, partito che in Rai lottizza tutto da decenni, pure le scrivanie, mandi alti lai verso il cielo perché, per una volta, teme di restare a bocca asciutta. Intanto il presidente designato, Marcello Foa, collega del Giornale da una vita - per quel che conta se ne può testimoniare salute fisica e mentale, oltre che probità, da chi ne ha condiviso anno di assunzione e scrivanie - viene descritto talora come spia di Putin, talaltra come agente della Cia, ora come finto giornalista, ora reincarnazione di Starace pronto a saltare nel fuoco. Al punto che il malcapitato - di cui si può certamente non condividere un'idea - ieri è dovuto ricorrere a un difficoltoso colloquio telefonico dalle vacanze per quasi giustificarsi di esistere. «Mi descrivono come Belzebù - ha lementato al Messaggero -, evidentemente non mi conoscono. Sono il tipo più pacioso del mondo, un giornalista corretto, non sono abituato a offendere nessuno. Tantomento le istituzioni. Si sta facendo un gran baccano... Sono ancora stupito...».

Ma poi c'è la rete dei social, arma di distrazione di massa totalmente su di giri, divisa tra detrattori malinformati, diffusori seriali di fake news (altro che le presunte di Foa), difensori accaniti che neppure sanno di che cosa e chi parlano. Ecco perciò comparire sentenze e dialoghi surreali, tipo quello di una ricercatrice universitaria di Firenze, Daniela Coli, collaboratrice al sito Occidentale e, probabilmente, oggi disorientata tra un passato di destra e il caduco richiamo della (fu) sirenetta Renzi. Coli, che tiene corsi su Storia della filosofia politica e ha scritto libri su Gentile e Hobbes, non si sa perché ha messo Foa nel mirino. E twitta sul pesante: «Ci sono sempre stati ebrei alleati del fascismo, anzi fascistissimi, onorati e remunerati. #Foa non è una novità. Ma si ricorda come finirono gli Ovazza? Bruciati in una stufa». Questa di Ettore Ovazza e della sua famiglia, trucidati dopo l'8 settembre barabaramente dalle SS tedesche (probabilmente ansiosi di mettere le mani su gioielli e denaro del facoltoso Ettore), dev'essere una parabola che frulla da tempo nella mente della Coli, visto che da qualche giorno cinguetta sul tema. Ovviamente, apriti cielo: dopo il tweet che suscita scalpore, una ridda di insulti si abbatte sulla Coli: difensori di Foa antisemiti se la prendono con i rabbini e la Coli, semiti si scagliano contro Foa, che pure è da sempre simpatizzante di Israele, Netanyahu (e magari persino del Mossad). Insomma un delirio, cui cerca di porre qualche argine Guido Crosetto che scrive alla signora: «Non si può accettare che la polemica politica o partitica arrivi a questo livello.

Non si può accettare da nessuno, figuriamoci da una docente universitaria!». La Coli però è lanciatissima e non si ferma più: scrive di rabbini, del Sangue dei vinti e tira in ballo l'Olocausto.

Una morale per Foa? Non pensi più a rilanciarla, la Rai. La chiuda.

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