Matteo Salvini lancia la campagna elettorale per le prossime elezioni europee. Lo fa da Milano, dove riunisce il primo nucleo della nuova piattaforma politica che, come sostenuto dallo stesso vice premier, auspica di diventare la prima forza politica dell’Europa.
Tre gli esponenti che hanno accompagnato il ministro dell’Interno nella nascita di questo nuovo soggetto politico: il tedesco Jorg Meuthen (Afd), Olli Kotro (Finn Party) e Andres Vistisen (Dansk Folkeparti). Segno che l’Italia ha trovato intanto nell’asse dell’Europa centrale un primo grande alleato dopo aver incassato il sostegno di Rassemblement National e dei sovranisti austriaci. Per Salvini è questa la "nuova Europa" dove non c’è spazio per i "nostalgici" e nemmeno per i "burocrati e i buonisti", colpevoli di "affossare il sogno europeo". Perché l’idea è che l’Europa non debba essere distrutta, ma ridefinita.
La piattaforma non ha ancora una forma estremamente chiara. Mancano alcuni punti che a detta degli stessi esponenti presenti deve essere adattata a seconda delle sensibilità che si uniranno nel movimento. Quello che è certo, però, è che alcuni cardini dell'agenda politica sono chiari: lotta all'immigrazione clandestina, rafforzamento dei confini; tutela delle identità nazionali e riconquista di alcune competenze lasciate all'Europa e ai soggetti internazionali, come quella legata al commercio, su cui Salvini ha ribadito la contrarietà a lasciare tutto a organismi internazionali, come lo stesso Wto. Anche in questo caso, il programma riprende punti essenziali dei programmi sovranisti di tutto il mondo, iniziando dagli Stati Uniti di Donald Trump.
Ma è sulla sicurezza che si punta forte. Lo hanno fatto capire gli esponenti dei partiti presenti e l'ha ribadito Salvini in conferenza stampa, affermando che "il pericolo per l’Europa non viene dal passato, ma dal terrorismo islamico". Un problema già citato dal ministro dell'Interno alla riunione degli omologhi nel G7 di Parigi. Per Salvini è necessario "riscoprire le radici giudaico cristiane” tralasciate in questi anni e lancia un messaggio chiaro: “Con la Lega al governo e con questa famiglia in Europa, la Turchia non entrerà mai nell'Ue".
E per quanto riguarda le elezioni europee, mentre gli alleati della piattaforma puntano ancora sull’idea di Salvini leader - "sarebbe un ottimo presidente della Commissione europea" fa sapere il Meuthen - il vice premier declina "faccio il ministro in Italia".
E sulle possibili alleanze post elettorali, Salvini chiude ai socialisti ma lancia la sfida ai popolari: "Decidano cosa fare". Con l'idea di essere il primo gruppo del prossimo Parlamento europeo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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