La flat tax, sistema di tassazione ad aliquota unica, avrà un periodo di gestazione di tre anni e porterà con sé altre misure fiscali, ha annunciato Silvio Berlusconi. Il cantiere del programma di Forza Italia e il dettaglio di quello della coalizione è in realtà ancora un cantiere aperto. Ma la tassa piatta inizia a prendere forma. Nei giorni scorsi l'ex viceministro all'Economia Enrico Zanetti ha diffuso delle simulazioni, rivelando anche alcuni dettagli che dovrebbero fare parte sia della proposta di Noi con l'Italia (lo stesso Zanetti è candidato con le liste della quarta gamba) e di Forza Italia.
Il meccanismo sul quale si sta ragionando è quello con aliquota al 23% con no tax area a 12.000 euro. Quello che garantisce la progressività anche al sistema ad aliquota unica. Per i redditi più bassi l'aliquota effettiva è molto più bassa di quella unica, perché l'incidenza della no tax area è maggiore.
La novità rispetto alle ipotesi circolate è che anche la no tax area varia. Nella versione di Nci, inizia a scendere a partire da 28 mila euro di reddito e si azzera sopra i 55 mila annui lordi. Questo significa che sopra questa soglia si paga l'aliquota unica, sotto, un'aliquota effettiva inferiore. È una misura che rende ancora più progressiva la flat tax, ma i dettagli sono ancora da definire. La soglia dei 55 mila euro è stata ad esempio messa in discussione.
Nella versione di Noi con l'Italia restano in vigore le detrazioni per carichi di famiglia, che si azzerano oltre i 95 mila euro. Poi l'aumento delle detrazioni per i figli a carico, 1.000 euro sopra i tre anni di età, 2.000 sotto.
Gli aggiustamenti sulla no tax area rafforzano il taglio di tasse per i redditi bassi. E disinnescano eventuali questioni di costituzionalità che potrebbero essere sollevate una volta adottato il nuovo sistema.
Quelli sulle detrazioni, servono a favorire le famiglie. Vengono agevolate in particolare quelle monoreddito e quelle con più figli. È un «implicito effetto quoziente familiare», secondo i centristi della coalizione di centrodestra. Le simulazioni effettuate da Zanetti mirano a dimostrare che tutti ci guadagneranno.
Dai single (che nel caso dei pensionati avranno risparmi del 68 per cento per chi ha 15 mila euro di reddito, 37% per 30 mila e 28 per 50 mila e oltre), ai lavoratori autonomi (73% di risparmio per 15 mila euro annui lordi di reddito, 39% per 30 mila e 28 per 50 mila). Lo sconto per i lavoratori dipendenti va dal 25% al 36% rispetto alle imposte pagate oggi.
Le coppie monoreddito non pagano nulla fino a 15 mila euro. Effetto della conferma delle attuali detrazioni per i carichi familiari. Le coppie con redditi di 30 mila euro hanno sconti intorno al 30%, per 50 mila euro il taglio rispetto alla situazione attuale scende intorno al 25%.
Per le famiglie monoreddito con un reddito di 30 mila euro con prole lo sconto può arrivare al 52%, nel caso di due figli, 33%. Risparmiano anche i redditi medio alti: con 70 mila euro lordi all'anno lo sconto si aggira intorno al 30%.
Le famiglie bireddito con figli a carico hanno sconti simili, che vanno dal 26% (un figlio che ha più di tre anni) al 48% di sconto per chi ne ha due (uno sopra e uno sotto la soglia di età).
Aggiustamenti in corso d'opera.
Dentro la coalizione restano ricette diverse, a partire dall'aliquota. Ma il principio di base che prevede una unica aliquota e meccanismi che rafforzino la progressività della tassa, Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia, sono tutti d'accordo.
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