Come previsto il governo ha posto la fiducia sulla legge sulle unioni civili, arrivato oggi alla Camera per il via libera definitivo. "Siamo ad un passo dal traguardo storico" e "la fiducia ha un significato politico perché per questo governo questa legge è un elemento prioritario della propria agenda, che è incentrata non solo sulle riforme strutturali ma anche sui diritti". Così il ministro Maria Elena Boschi ha definito la fiducia posta dall'esecutivo.
La prima "chiama" è prevista per domani alle 14,10, ma quando il ministro per le riforme, Maria Elena Boschi ha dato l'annuncio in aula, si sono levate vivaci voci di proteste dai banchi delle opposizioni.
"Siete servi della gleba", ha urlato il capogruppo della Lega, Massimiliano Fedriga, "Applaudite pur di essere ricandidati". "La presidenza deve tutelare le opposizioni", ha aggiunto Maurizio Bianconi, dei Conservatori, "Questo provvedimento è di iniziativa parlamentare, riguarda i diritti civili e mettono lo stesso la fiducia". "Questo governo intende il Parlamento come uno zerbino", ha protestato Alfonso Bonafede di M5s. "Quello che è successo è una cosa che va oltre tutto quello che abbiamo visto nella storia della Repubblica", ha detto Antonio Palmieri, "Eravamo solo in quattro iscritti, per soli quaranta minuti. Ricordo che Renzi aveva lasciato ai suoi libertà di coscienza. Con la fiducia la libertà se le è presa, spero che al momento del voto ciascuno difenda la coscienza".
"Renzi pone la questione di fiducia sulle unioni civili dimostrando ancora una volta di essere il premier delle lobby e non del popolo", attacca ancora Massimo Gandolfini, leader del Family Day, "La legge istituisce infatti un matrimonio gay e consente le adozioni a coppie della stesso sesso grazie al comma 20 che dà carta bianca ai tribunali dei minori. Su questi due punti la stragrande maggioranza del popolo italiano ha più volte espresso la sua contrarietà in tutti i sondaggi e con i due grandi Family Day che nel giugno e gennaio scorso che hanno visto la partecipazione di milioni di persone".
Un duro attacco è arrivato anche dai vescovi, secondo cui la fiducia è irrispettosa delle posizioni delle altre parti sociali e politiche:
"Il governo ha le sue logiche, le sue esigenze, probabilmente avrà anche le sue ragioni, ma il voto di fiducia, non solo per questo governo ma anche per quelli passati, spesso rappresenta una sconfitta per tutti", ha detto mons. Nunzio Galantino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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