Il tema dei vaccini, che nei mesi scorsi ha già visto un duro scontro nel Paese e in parlamento, irrompe nella campagna elettorale. Ad accendere la miccia è Matteo Salvini, leader della lega, che in un tweet ribadisce la propria linea: "Cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini sì, obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche".
Immediata arriva la risposta del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, leader della lista Civica popolare che porta il suo nome e raccoglie diverse liste sotto il fiore della peonia. "La Lega sui vaccini mostra di essere peggio che populista. Ma di perseverare nell'estremismo dell'incompetenza. La posizione di Salvini e di altri massimi esponenti della Lega che oggi dichiarano come primo provvedimento di voler abolire l'obbligatorietà vaccinale è uguale a quella del Movimento 5 Stelle".
"La Lega gioca - prosegue Lorenzin- per qualche voto in più, sulla salute degli italiani, sulla salute dei nostri figli, rischiando di continuare a perorare una causa no vax che mette seriamente a rischio le campagne di informazione scientifiche e sanitarie. L'Italia va vaccinata dagli incompetenti".
Non contenta la Lorenzin replica anche su Twitter: "Con abolizione obbligo vaccini, Salvini mette a rischio salute dei nostri figli". E chiude con un hashtag assai eloquente: #vaccinocontroincompetenti".
Dopo poco si fa sentire anche Forza Italia, con una
dichiarazione di Paolo Romani, capogruppo al Senato. "Sono favorevole alla obbligatorietà dei vaccini" e non penso sia possibile che l’abolizione "entri nel programma del centrodestra. Abbiamo votato convintamente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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