La "vecchia" sinistra che spinge per un'alleanza con il M5s

Dopo Zingaretti, Orlando, D'Alema e Boccia, ora anche Grasso (Leu) cerca una sponda nei grillini. "Bene dialogo con il M5s". Critiche da Martina e Calenda, inorriditi i renziani. È anche su questo tema che si decideranno le primarie del Pd

La "vecchia" sinistra che spinge per un'alleanza con il M5s

Il Pd alleato dei 5 Stelle? Sembra fantapolitica, ma non lo è. Basta raccogliere le recenti dichiarazioni di alcuni dei più importanti esponenti dem e di ciò che rimane della sinistra. Zingaretti, il principale candidato alla vittoria delle primarie del Pd, è stato il primo ad aprire al M5s. Poi, in ordine di tempo, Boccia, D'Alema e Orlando. Fino a Pietro Grasso, leader del morituro gruppo di Leu che ieri, al forum dell'Ansa, ha ammesso: "Se ci sono le possibilità vedo bene un dialogo coi 5 Stelle. Sulle tasse ai ricchi la pensiamo uguale". Più passa il tempo e più l'ipotesi di un'alleanza tra Pd e grillini diventa concreta. Ma a sinistra, non tutti la pensano così. Non c'è giorno che Calenda non twitti per smentire questa possibilità. Per i renziani, poi, la sponda con il M5s è come la peste nera. Tanto che la candidatura del ticket Giachetti-Morani servirebbe proprio a evitare questo. Ma ora, ad aggiungersi al coro di chi dice no a Grillo c'è anche il segretario dimissionario Martina. Che stamattina, nel salotto di Omnibus, su La7, è stato categorico: "Confronto con i 5 Stelle? Lo dico chiaramente: è un'ipotesi impossibile. I vertici del Movimento hanno piegato la testa alla Lega, sono la seconda faccia di una destra invotabile. Su temi fondamentali come i diritti e la sicurezza hanno bevuto le peggiori soluzioni di Salvini".

"Impossibile" per Martina, quindi. Ma non per la vecchia sinistra. Che, per rilanciarsi, tenta di giocarsi la carta di un apparentamento solo sfiorato a marzo, prima che il capo politico dei 5 Stelle Di Maio mollasse Fico per abbracciare Salvini. Numericamente, il fronte dei pro-M5s sembra diventato preponderante. Come detto, la maggior parte della classe dirigente ex Pci-Pds-Ds vede di buon occhio l'alleanza con i grillini. E gli elettori? Insomma. L'ultimo sondaggio di Pagnoncelli, pubblicato lo scorso 15 dicembre sul Corriere della Sera, rivela che solo un elettore dem su 20 si dice "molto convinto" di un asse con i 5 Stelle.

Quindi Zingaretti - che gli analisti danno come grande favorito alla corsa per la poltrona più ambita del Pd - deve stare molto attento. Solo alla "vecchia" sinistra sta bene seppellire l'ascia di guerra con il M5s. È anche su questo tema che si giocheranno le primarie del 3 marzo.

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