C'è già un logo per il partito che Vittorio Sgarbi ha in mente, per "ricominciare a credere e investire nella bellezza", in un periodo che - in un'intervista al Corriere della Sera - definisce "un neo-medioevo culturale".
Il logo sarà il Dio che sfiora Adamo nella Creazione di Michelangelo. Il nome del movimento? "Rinascimento", dice il critico d'arte, che aggiunge: "Ho pensato fosse giusto creare un progetto che riportasse al centro dell’azione politica il primato della bellezza. Abbiamo un patrimonio immenso che racchiude un’economia ignota. C’è qualcosa di alterato nella percezione di ciò che l’Italia è. E di questo la politica non si occupa. È come se il governatore delle Maldive fingesse di ignorare il mare".
"Voglio inventare la Slow Architecture", dice Sgarbi, che si rifà al percorso di Carlo Petrini, inventore di Slow Food, ma pure all'esperienza dell'Eataly di Oscar Farinetti.
Ma ha in mente un piano più ampio, che passi dall'abolizione delle regioni, per finire al tetto alla pressione fiscale.Per ottenere voti, Sgarbi pensa al teatro, con uno spettacolo "che debutterà l'11 aprile a Bari". E il resto si vedrà.
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