"Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l'Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro". Non appena l'Ocse ha reso pubblico il rapporto economico sull'Italia, Luigi Di Maio è passato al contrattacco e in un post su Facebook ha invitato l'istituto di Parigi a non intromettersi nella politica del governo e a non sparare più contro l'Italia. A stretto giro, però, ecco il ministro dell'Economia Giovanni Tria smentire il vicepremier facendogli notare pubblicamente che il report non parla mai di austerity.
Nel report sull'Italia, l'Ocse ha confermato le stime dell'Interim Economico Outlook, rilasciato lo scorso 6 marzo, secondo cui il pil dovrebbe registrare una contrazione dello 0,2% nel 2019 e un aumento dello 0,5% nel 2020. Numeri che fanno già intravedere la recessione. A detta degli economisti di Parigi a pesare sulla ripresa sono proprio le riforme avviate dall'attuale governo, in modo particolare Quota 100 e reddito di cittadinanza. "A settembre 2018 ci chiedevano di non cancellare la Fornero - replica Di Maio su Facebook - oggi in un nuovo report scrivono che bisogna subito abrogare Quota 100 perché crea debito e disuguaglianze e che il reddito di cittadinanza incoraggia l'occupazione informale e crea trappole della povertà". "Sapete cosa significa tutto questo? Che stiamo andando nella giusta direzione", continua il vicepremier grillino. "Rispetto l'opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto - aggiunge, poi - ndiamo avanti così, con lo scopo di restituire dignità ai cittadini".
Nel post su Facebook Di Maio non manca poi di invitare l'Ocse a non occuparsi più dell'Italia: "Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l'Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro". Quest'ultima sparata non è affatto piaciuta a Tria che, stuzzicato dai giornalisti, non ha mancato di far notare al vicepremier che l'Ocse no ha mai parlato di austerity. Già prima del battibecco, il ministro dell'Economia aveva detto di "condividere la necessità a tenere presente gli aspetti" indicati dall'Ocse nel suo rapporto. "Ricordo come ne abbiamo tenuto conto fino a a oggi come nella scelta del reddito di cittadinanza", ha detto assicurando, alla presentazione del rapporto sull'Italia, di essere consapevole che "dovremo fare molto di più".
In serata, però, dopo il vertice tra Conte e Tria la linea del governo sembra essere quella dello scontro con l'Ocse.
"Le previsioni dell'Ocse sulla crescita italiana sono tra le più pessimiste tra quelle sinora uscite - ha scritto su Facebook il premier - sottostimano completamente l'effetto positivo sul Pil delle misure espansive che abbiamo introdotto con la legge di bilancio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.