Zingaretti "scala" il Pd "No alleanze con M5s Saremo primi sul web"

Prosegue il dibattito all'interno del Pd per trovare la quadra dopo le batoste elettorali. E Zingaretti detta l'agenda

Zingaretti "scala" il Pd "No alleanze con M5s Saremo primi sul web"

Prosegue il dibattito all'interno del Pd per trovare la quadra dopo le batoste elettorali. Nicola Zingaretti è sempre più protagonista e di fatto inizia a rivendicare un ruolo da leader. Così il governatore della Regione Lazio prova a tracciare il profilo di un nuovo soggetto politico che di fatto riesca ad archiviare i dem: "Voglio un partito che nella rete sia il migliore e il più organizzato e per combattere la sua battaglia delle idee. Nuovo partito significa dialogo sociale con i corpi intermedi".

Di fatto Zingaretti guarda alla "concorrenza" di Lega e M5s che sui social riescono a parlare direttamente con gli elettori. Un modello a cui il nuovo Pd vuole ispirarsi per non finire nel nulla. E così Zingaretti invoca un cantiere per cercare le nuove alleanze anche in vista delle Europee del 2019. "Dobbiamo aprire in fretta un grande cantiere per rigenerare e reinventare la forma-partito. Smettiamola con la ridicola contrapposizione tra di noi sul partito del territorio e partito della rete. Noi - ha aggiunto - dobbiamo essere forti in tutte e due i campi. Tra noi diciamo: 'torniamo nelle periferie con i circoli' ma se andiamo nelle periferie ci accorgeremmo che l'80% dei ragazzi forma la propria coscienza, compra, legge e si informa dentro la rete. Il nuovo partito, le nuove forme della democrazia, impongono una riorganizzazione dei corpi sociali". Infine chiarisce però i contorni della sua proposta politica. Zingaretti non apre le porte ad un'alleanza con il Pd: "Non costruiamo una macchietta della mia proposta, impariamo di nuovo il confronto tra le idee senza denigrare chi la pensa diversamente.

E' evidente che io non voglio allearmi con i Cinquestelle: permettetemi, io i Cinquestelle li ho sconfitti due volte. Ma io voglio capire perché hanno votato loro. Io ho combattuto contro il M5s per difendere la nostra comunità, per difendere Renzi e Calenda, altro che subalternità: è subalterno chi copia le tecniche dei populisti".

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