Milano - La proposta di istituire delle carrozze sui metrò riservate solo ai milanesi è una "provocazione". Ma ha colto nel segno perché è molto forte. A qualcuno ha fatto venire in mente scene e circostanze dolorose d'altri tempi, quando la segregazione era considerata "normale" anche se, di fatto, non lo era. L'autore della provocazione è Matteo Salvini, deputato nonché vicesegretario del Carroccio a Milano. La sua trovata ha fatto e farà discutere molto. Di certo è riuscita nell'intento di attirare l'attenzione nel giorno della presentazione dei candidati del Carroccio in corsa per le provinciali. "Prima c’erano i posti riservati agli invalidi, agli anziani e alle donne incinte. Adesso si può pensare a posti, o vagoni, riservati ai milanesi". Dopo la proposta di vagoni metro per sole donne e per extracomunitari di Raffaella Piccinni, candidata del Carroccio alle provinciali, arriva quella più soft di Salvini: "Fra dieci anni saremo costretti a chiederlo - afferma Salvini - se la situazione sicurezza sui trasporti pubblici meneghini continuerà così".
Critiche da Pd e Pdl Una proposta bocciata come razzista non solo da esponenti del Pd lombardo, ma anche dal presidente della commissione politiche sociali di Palazzo Marino, Aldo Brandirali, del Pdl.
Quelle linee "calde" Salvini replica alle accuse ricevute: "Chi critica e non ha mai usato i bus della 90, la 91 o la 64 parla a vanvera. Oppure la linea gialla della metropolitana in alcune ore della sera. Sono linee che la gente fatica a prendere". E a Brandirali, che lo accusa di inviare messaggi disediducativi a scopi elettorali, replica: "Prenda una di quelle linee a rischio e cambierà idea".
Franceschini: siamo oltre la fantasia L’odierna proposta del leghista Salvini di riservare ai milanesi dei posti a sedere sulla metro e sugli autobus conferma la giustezza delle critiche al ddl sicurezza, accostato alle leggi razziali del 1938. Ad affermarlo è il segretario del Pd, Dario Franceschini, a margine di un comizio tenuto a Rieti. "Questa proposta va oltre la fantasia" ha detto Franceschini. "Non c’è dubbio - ha detto Franceschini ai cronisti - che il paragone con le leggi razziali è pertinente. Quando si introduce il reato di clandestinità, quando i bambini che vanno a scuola o i malati che vanno all’ospedale rischiano di essere denunciati, non si possono che evocare quelle leggi. Un conto è contrastare l’insicurezza dei cittadini, un conto è contrastare la clandestinità, un altro è schiacciare i diritti umani, facendo pagare ai bambini e ai deboli le debolezze del governo". "Che non mi sbagliavo - ha proseguito il segretario del Pd - lo dimostra la proposta della Lega di riservare ai cittadini milanesi dei posti a sedere su autobus e metropolitane: qui siamo oltre la fantasia".
La Russa: un vagone solo per Salvini "È chiaramente e solamente una provocazione e alle provocazioni della Lega ci siamo abituati. Con lo stesso spirito, mi sto muovendo con alcuni parlamentari e in consiglio regionale per promuovere una legge che preveda un vagone solo per Salvini". Così risponde il coordinatore del Pdl in Provincia e assessore regionale all’Industria, Romano La Russa, interviene riguardo alla proposta della Lega per vagoni della metropolitana riservati agli extracomunitari. "Siamo perfettamente d’accordo con la Lega - spiega Romano La Russa - sulla necessità del rigore in tema di sicurezza: sono anche le nostre tesi, da sempre. Ma un minino di raziocinio ci vuole. Salvini ogni tanto si lascia prendere dall’euforia. Ciò non toglie naturalmente che è necessario stringere le maglie sulla sicurezza e sul problema dell’immigrazione. Ma di questo ci sembra che il Governo sia conscio e che si stia muovendo in questa direzione". Lo stesso ministro della Difesa ha assicurato che a Milano sarà intensificata la presenza di militari per la sicurezza dei cittadini milanesi che li hanno accolti con entusiasmo".
Majorino: via la Lega dalla giunta "Mi appello al sindaco: butti fuori la Lega dalla giunta". Così il capogruppo del Pd a palazzo Marino, Pierfrancesco Majorino, interviene sulle proposte presentate stamani dalla Lega per vagoni della metropolitana. Per Majorino "si tratta di una proposta da Ku Klux Klan che istiga al razzismo e alla violenza. Salvini per quattro preferenze contribuisce ad alimentare il clima dell’odio di fronte al quale non si può che rispondere sbattendo la porta".
Il ministro Carfagna: no alle provocazioni "I cittadini italiani, uomini o donne che siano, e gli immigrati regolari sono tutti uguali davanti alla legge. Per questa ragione nessuno può condividere la proposta di carrozze riservate sui mezzi pubblici ad una singola tipologia di cittadini, siano milanesi o di qualunque altra città, uomini o donne, bianchi o neri". Lo ha detto il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna.
"Per diradare il senso di insicurezza che certamente è diffuso in qualche periferia italiana - aggiunge il ministro - servono, piuttosto che le provocazioni, investimenti sull'integrazione degli immigrati regolari e un sostegno forte all'azione delle forze di polizia. Molte delle misure contenute nel decreto sicurezza già andavano in questa direzione e, certamente, presto sarà possibile riscontrarne gli effetti positivi nelle nostre città"
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