Rcs, lascia Pietro Scott Jovane

L'ad ha concordato l'uscita per il 15 ottobre. Prenderà 750mila euro e ha firmato un patto di non concorrenza.

L'ad di Rcs Pietro Scott Jovane
L'ad di Rcs Pietro Scott Jovane

L'amministratore delegato di Rcs Pietro Scott Jovane ha concordato l'uscita dall'incarico nella società, che lascerà il 15 ottobre.

Il Cda ha affidato temporaneamente le deleghe al presidente Maurizio Costa. Il cda, è stato spiegato dopo circa 3 ore di riunione, "ha preso atto della volontà" del manager di lasciare l'incarico e tutte le cariche operative, "ritenendo concluso un ciclo della vita aziendale e manifestando l'intenzione di intraprendere un nuovo percorso professionale". Al manager andranno 150 mila euro nell'ambito di una transazione generale novativa con la risoluzione consensuale al 15 ottobre del rapporto di lavoro e la cessazione immediata del rapporto di amministrazione. Altri 600 mila euro verranno riconosciuti al manager nell'ambito di un patto di non concorrenza in Italia e in Spagna per 12 mesi, per un totale di 750mila euro. Per un confronto va ricordato che alla uscita di Maurizio Romiti gli vennero riconosciuti 17 milioni, la buonuscita di Vittorio Colao è stata di 7,8 milioni mentre quella di Antonello Perricone di 3,4 milioni.

La consigliera Laura Cioli, indicata come possibile candidata alla successione di Jovane, non ha risposto alle domande al riguardo: "Non dico niente", ha risposto solamente. Tra i nomi circolati come possibili sostituti di Jovane si è fatto quello, oltre della Cioli, anche del direttore generale media Alessandro Bompieri.

Quest'ultimo, se anche per l'incarico di amministratore delegato venisse scelta la via interna all'insegna della continuità, come è stato fatto per il Corriere della Sera con la nomina di Luciano Fontana, potrebbe essere una scelta plausibile.

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