O buonissimo, o cattivissimo. Niente mezze misure per Ricky Memphis, che dagli esordi nei primi ’90 ha fatto l’altalena, in tv e al cinema, saltando tra ruoli da stupratore a poliziotto, da rapinatore a uomo della scorta. Dopo l’apice del buonismo eroico di Mario Belli, l’ispettore di sei stagioni di Distretto di polizia morto per salvare un collega, ora torna a farci vedere la sua faccia da cattivo. Prima come speculatore edilizio senza scrupoli nel film tv Un paradiso per due (stasera su Canale 5 in prima serata, prodotto dalla Indiana production di Gabriele Muccino, con Vanessa Incontrada, Giampaolo Morelli e Laura Esquivel, protagonista della serie per ragazzine Il mondo di Patty), e in autunno come narcotrafficante in Narcotici, su Raidue.
In «Un paradiso per due» siamo in un’oasi naturale, dove l’amore interferisce con i piani di spregiudicati speculatori edilizi. Chi è il suo personaggio?
«Un uomo forte ma stereotipato, passato direttamente dalla cazzuola all’imprenditoria, restando però ignorante. Guarda una spiaggia incontaminata e pensa a quanto cemento potrebbe colarci».
Si parla di amore, ma anche di difesa di animali e rispetto del paesaggio. Come sta lei ad ambientalismo?
«Sarebbe facile dire che sono attento. Invece sono pessimo. Da quando ho un bambino mi preoccupo di più, ma continuo a usare la macchina per andare a comprare le sigarette e fatico a chiudere l’acqua mentre mi lavo i denti».
Lei ha sempre fatto super-cattivi o super-buoni. Perché?
«Non è mica stata una scelta, me li hanno proposti, probabilmente mi si addicono. Per la verità, la responsabilità credo sia anche mia, non mi sono troppo impegnato per far sì che mi volessero per cose diverse».
Ma non le piacerebbe, che so, un bel ruolo da padre di famiglia?
«Eccome, è il mio ruolo della vita, mi calzerebbe più di ogni altra cosa».
Come buono però ha funzionato: quando l’ispettore Belli è morto i fan han fatto su un putiferio.
«Mi chiedono ancora se tornerà. Belli è il personaggio cui sono più affezionato, è legato a un periodo professionale e umano bellissimo. Ma sa, si deve cambiare».
È merito di Belli se il suo profilo su Facebook ha 57mila fan?
«Ennò, lasci stare. Quel profilo non è mio, io di computer oltretutto non son neanche pratico: è qualcuno che si spaccia per me. Ho intenzione di denunciarlo».
Ah. Ma almeno l’impostore si limita a parlare del suo lavoro sul profilo?
«Macché, ha pubblicato foto e si inventa pure notizie false sulla mia vita privata».
Ha provato a bloccarlo?
«L’ho scoperto da poco e non ho ancora avuto tempo, sono preso da mille cose. Ma presto ricorrerò alla Polizia postale. Altrimenti bloccarlo è impossibile, non si può sapere chi sia. Pensi che una mia cugina gli ha scritto per sbugiardarlo e quello per tutta risposta l’ha insultata».
Parliamo di «Narcotici»: sarà la sua prima volta in Rai.
«Il regista Michele Soavi, con cui ho lavorato tempo fa in Ultimo 2, mi ha proposto un ruolo che mi è piaciuto. Non mi importava fosse Rai o Mediaset».
Chi sarà il suo narcotrafficante?
«La mia sarà una partecipazione. Sarò un cattivo/buono, un po’ strano, che progetta il suo ultimo colpo: è un sognatore, appassionato di anni ’70. Un ruolo impegnativo, che ho cercato di fare onestamente».
Avrà una parte anche nel film «Immaturi».
«Abbiamo appena cominciato a girare. È una commedia con un bel cast (Ambra Angiolini, Raoul Bova e Barbara Bobulova ndr), una storia di 40enni che devono ridare l’esame di maturità, annullato per un vizio burocratico. Io sono il secchione, un agente immobiliare cui la maturità costò tanto e che quindi si impegna e fa il professorino.
Un mammone che vive per scelta coi suoi, un tipo divertente».
Che fine hanno fatto i ristoranti che aveva aperto con il collega di «Distretto», Simone Corrente, che mettevano a dura prova la sua forma fisica?
«Li abbiamo lasciati, il secondo da pochissimo. Mo’ ho anche perso 12 chili...».
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