"Possono fare appelli, Fabio Fazio, il vescovo, il cantante, il calciatore, ma io rispondo a 60mln di italiani che hanno diritto a un Paese in cui si entra se si ha il diritto". A ribadirlo è Matteo Salvini che non ha intenzione di mollare sull'eventuale accoglienza di una parte dei migranti recuperati dalla ong Sea Watch e ora davanti alle coste di Malta.
"Se cediamo il 6 gennaio, domani siamo daccapo, e poi l'8 gennaio, il 9 gennaio e ancora e i gli scafisti tornano a far quattrini e le Ong che non rispettano norme e leggi continuano ad aiutare i trafficanti di esseri umani", ha detto il ministro in una diretta Facebook, "Con coraggio e onestà, io non mollo di un centimetro. Quei generosoni delle onlus che sono nelle acque maltesi i sono rifiutati di obbedire a indicazioni della Guardia costiera libica. Chi fa i soldi sulla pelle della gente non ha un porto italiano dove venire a concludere i loro affari. C'è una nave olandese o tedesca? Aprano il cuore, i portafogli, un albergo in Germania o Olanda".
Il ministro ha poi respinto gli appelli dei "dispensatori di accoglienza e bontà in grande stile" che chiedono di aprire i porti: "Buon cuore dobbiamo averlo nei confronti dei 5 milioni di italiani poveri che stasera che non hanno festeggiato, come non hanno fatto a Natale con il salmone e a cui la Befana non ha portato nulla, se non forse una tazza di latte", ha spiegato, "L'accoglienza la dimostrino nei confronti di questi 5 milioni che vivono stasera in condizioni di povertà. Noi come governo ci mettiamo tuto l'impegno e i soldi possibile. Poi aiuteremo tutti gli altri...".
Salvini ha anche citato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, definendolo "uno dei fenomeni che si occupa di insicurezza" e a proposito del capoluogo siciliano ha quindi mostrato la foto di una delle ville confiscate alla mafia e che saranno consegnate alla collettività. La foto mostrava il complesso di edifici in via Vergine Maria, sequestrati alle famiglie del mandamento di Resuttana, "sperando che il sindaco non ci metta i migranti...". "Io sono qui nel giorno della Befana, non so dove siano i sindaci e i governatori ribelli", ha aggiunto Salvini che ha parlato dal suo ufficio al Viminale.
E ai governatori delle Regioni ha replicato: "Occupatevi di ospedali, treni e case della Toscana e della Calabria.
Forse, visto che non ne siete capaci vi occupate dei problemi del mondo... Finché ci sarò io al Viminale, da persona normale, le regole si rispettano. Non solo diritti ma anche doveri, perchè i diritti senza doveri non portano a nulla di buono".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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