Rock nella grotta di Lourdes

L’arcivescovado apre lo spazio di Massabielle a un gruppo francese come «alternativa cristiana» per il veglione di Capodanno. Si terrà nel luogo dove la Madonna è apparsa a Bernadette nel 1858. Polemiche anche per il nome dato alla manifestazione: «Discoteca di Dio»

Rock nella grotta di Lourdes

Parigi - «Il 31 dicembre non è una celebrazione fondamentale per il calendario liturgico cristiano, per cui abbiamo pensato di utilizzare questa data per proporre qualcosa di diverso in una chiave che fa pensare alle festività laiche di questa ricorrenza, ma che ne è al tempo stesso l’ideale alternativa». Così un organizzatore spiega com’è nato l’inedito concerto rock in programma per la sera di San Silvestro alla celeberrima grotta di Lourdes, nota in tutto il mondo per l’apparizione della Vergine a Bernadette Soubirous. Non tutti nella Chiesa francese sembrano convinti di questa scelta del vescovado di Tarbes e Lourdes, che apre al gruppo rock francese degli Exo uno dei luoghi più sacri del mondo, dove la sofferenza è sempre stata concepita e valorizzata come un modo per avvicinare l’uomo al soprannaturale. Comunque la scelta è fatta e alla mezzanotte di quest’anno - mentre tantissime persone festeggeranno il cambiamento di data all’insegna del nuovo «paganesimo consumista» - il rock «made in Lourdes» cercherà di ispirare riflessioni e meditazioni ancora tutte da verificare. Per la signora Catherine Albrech, che partecipa all’organizzazione di questa inusuale festa musicale alla grotta di Massabielle a Lourdes, valeva davvero la pena di tentare una nuova esperienza, anche se nessuno può negare l’esistenza di qualche rischio. Per esempio, l’aspetto puramente musicale della manifestazione potrebbe assumere un peso eccessivo rispetto alle celebrazioni puramente religiose. Per questo è stato messo a punto un programma sorprendente che, secondo gli organizzatori, ha il sapore di una sorta di celeste armonia. La nottata trascorrerà tra musica rock, santa Messa e altri riti liturgici, destinati a concludersi alle sei del mattino. Al momento della mezzanotte, quando altrove i tappi di champagne partiranno come missili, i fedeli alla grotta di Lourdes si abbracceranno tra loro, augurandosi un anno di pace. La parte di cattolici francesi che esprime perplessità di fronte al programma del 31 dicembre a Lourdes fa notare che il titolo della manifestazione sembra perlomeno osé. Gli organizzatori hanno chiamato il programma di San Silvestro un «Rêve party 3 D», espressione che riassume in sé il guanto della sfida al linguaggio consumista delle giovani generazioni. In effetti (anche in Francia) bisogna conoscere il gergo giovanile per valutare (ed eventualmente apprezzare) il sottile gioco di parole. L’espressione d’origine anglosassone rave party, i famosi party dello sballo, indica in tutto il mondo le sbornie musicali (e non solo musicali) che si svolgono in località generalmente insolite e in cui le sette note vengono ingigantite e storpiate grazie alle più moderne tecnologie. Stavolta il concerto alla grotta di Lourdes si chiama alla francese rêve party, ossia party da sogno. Al di là dell’assonanza - che ai critici di questa iniziativa sembra far parte di una gran stonatura - il termine anglosassone è diverso da quello francese, utilizzato dagli organizzatori per insistere proprio sull’elemento della notte «da sogno», in cui musica e preghiera dovrebbero intrecciarsi tra loro provocando sensazioni straordinarie e magari per certi aspetti inedite. Quanto a quell’espressione «3 D», che gli organizzatori hanno inserito nel titolo della manifestazione liturgico-musicale, la prima impressione è chiara: «3 D» dovrebbe significare tridimensionale, come nell’uso corrente di quella sigla.

Invece, nel caso specifico, ha un significato completamente diverso, che non sta contribuendo a far svanire le polemiche: «Discoteca di Dio». Insomma, un party da sogno alla Discoteca di Dio. E tanti auguri di buon anno.

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