Il "pizzo" dell'elemosina: prete minacciato dai rom che aveva aiutato

La vittima è un parroco di Testaccio, a Roma, che ha denunciato il tutto alle autorità

Il "pizzo" dell'elemosina: prete minacciato dai rom che aveva aiutato

Per umana e cristiana solidarietà, aveva aperto le porte della sua chiesa di Testaccio, Roma, ad alcuni rom bisognosi di aiuto. Ma non poteva certo pensare che da quel giorno avrebbe dovuto subite minacce e ritorsioni qualora non avesse versato loro una sorta di pizzo sulle offerte ricevute dalla parrocchia.

È la disavventura di don Ernesto, che non si è fatto intimorire e che è andato a denunciare la situazione ai carabinieri capitolini del comando dell’Aventino. A riportare la vicenda è Leggo, che racconta come la comunità del quartiere abbia fatto quadrato attorno al parroco di Santa Maria Liberatrice.

I nomadi pretendevano quel denaro e il giorno in cui l'uomo di chiesa ha detto basta ha affisso il seguente cartello: "Avviso alle persone nomadi: le lettere per richiedere il sostegno economico sono sospese". Da lì, minacce e intimidazioni continue.

Tra i messaggi di solidarietà, quello del cardinale Giovanni Lajolo e anche quello – via Twitter – di Giorgia Meloni: "A Roma, il parroco di Santa

Maria Liberatrice minacciato e vessato dai Rom che pretendevano il pizzo dall’elemosineria apostolica. Ringraziandolo per il coraggio di aver denunciato, che ora non venga lasciato solo. Siamo tutti con Don Ernesto!".

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