"Vattene, incapace, a casa". Questo è uno degli slogan più usati dai manifestanti che questa mattina sono scesi in piazza del Campidoglio a Roma per protestare contro il sindaco Virginia Raggi e il degrado della città.
Il sit-in è stato organizzato e lanciato su Facebook da sei donne: Emma Amiconi, Tatiana Campioni, Francesca Barzini, Valeria Grilli, Roberta Bernabei e Martina Cardelli. La pagina "Tutti per Roma, Roma per tutti" ha superato in poco tempo i 20 mila iscritti e, per l'occasione, è stato anche creato l'hashtag #romadicebasta. "A Roma - si legge sulla pagina del movimento 'Tutti per Roma Roma per tutti' - non c'è più nulla che funzioni. La capitale è ferita dall'incuria, dalla mancanza di visione e di strategia di chi dovrebbe governarla". La manifestazione si propone quindi di dire basta al degrado della città che va dai rifiuti non raccolti ai disservizi del trasporto pubblico, dalle buche stradali alla sporcizia. Ma c'è spazio anche per il tema della sicurezza: "Quante Desiree devono morire per vietare di bere in strada in tutta la città?", si legge su un cartellone.
Il bilancio della giunta Raggi, dopo 28 mesi di governo, è disastroso.
Il delitto di Desireé è solo la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso e che arriva a pochi giorni di distanza dal crollo della scala mobile della metro Repubblica. Tutto questo avviene mentre i pentastellati romani e nazionali attendono il 10 novembre quando si conoscerà l'esito del processo che vede la Raggi imputata per falso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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