Gli autisti come piloti di aerei e Formula 1 Più spazio al benessere

Pyxis ha ideato percorsi aziendali allo scopo di favorire la produttività e contro lo stress

Riccardo Cervelli

L'innovazione di un settore produttivo non dipende solo dall'adozione delle tecnologie più avanzate, ma anche da una autentica attenzione al «fattore umano»: se le persone lavorano in uno stato di benessere a beneficiarne sono anche le imprese in cui lavorano e la comunità in genere. L'impegno di aziende e organizzazioni deve riguardare, oltre alla consueta formazione tecnica, l'implementazione di programmi volti a ottimizzare le prestazioni professionali attraverso il raggiungimento di livelli ottimali di benessere della forza lavoro.

In Italia, un po' in ritardo rispetto ad altri Paesi, si è iniziato a cogliere l'importanza del wellness soprattutto nei comparti più avanzati dei servizi. «Altri settori come la logistica e il trasporto su gomma, potrebbero trarre grande beneficio introducendo protocolli mirati alla salute e il benessere dei conducenti con risultati evidenti in termini di produttività e sicurezza sulle strade». A dirlo è Tiziana Pregliasco, fondatrice di Pyxis, società che promuove il benessere fisico e psicologico nelle aziende per incentivare produttività, creatività, capacità di relazione e gestione dello stress.

Pyxis, i cui programmi sono diversificati per settore e tipologia di azienda e già adottati da importanti imprese, ha deciso di impegnarsi nello sviluppo di percorsi di wellness dedicati agli autisti di mezzi pesanti. Un'iniziativa che non può non riscuotere interesse se si pensa alla diffusione del trasporto su gomma in Italia e ai casi di tragedie stradali che si registrano con il coinvolgimento di questi veicoli.

«Negli ultimi anni continua Tiziana Pregliasco le Case produttrici di camion hanno sviluppato tecnologie molto evolute, ma efficienza e sicurezza rimangono pur sempre condizionate dalla prestazione umana e dal livello di concentrazione del conducente. Per favorire ulteriormente sostenibilità e sicurezza del trasporto si deve intervenire su fattori quali l'esercizio fisico adattato alla mansione, adeguate abitudini nutrizionali e una corretta rigenerazione dalla stanchezza e dallo stress».

Le proposte che Pyxis sta sviluppando si rivolgono a target diversi, che vanno dalle associazioni di categoria, ai costruttori di camion, alle aziende di trasporto detentrici di grandi e piccole flotte. «La guida di questi veicoli è molto impegnativa e richiede livelli elevatissimi di concentrazione. L'impegno del settore deve essere quello di rendere questo mestiere sostenibile nel tempo, minimizzando le ripercussioni sulla salute - precisa la fondatrice di Pyxis -.

Bisogna andare oltre gli stereotipi del camionista e pensare ai guidatori di mezzi pesanti come ai piloti di aereo, di Formula 1 o dei mezzi spaziali, i quali, oltre a disporre delle tecnologie più avanzate, gestiscono in maniera non casuale la loro nutrizione, l'esercizio fisico e il recupero per avere massima resa e ottimali livelli di energia».

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