Sembrerebbe esserci un barlume di speranza nella lotta per proteggere le persone dall'Hiv-1, tipo del virus maggiormente diffuso e più contagioso a livello globale.
Un nuovo vaccino pare essere sicuro da utilizzare e riesce ad indurre una risposta immunitaria negli umani e macachi nelle sue prime fasi sperimentali, secondo quanto pubblicato nella rivista scientifica Lancet.
Questo significa che viene considerato abbastanza sicuro da passare alla successiva fase sperimentale che coinvolge un numero maggiore di esseri umani. Risulta essere uno dei soli 5 vaccini sperimentali che sono riusciti a raggiungere questa fase durante 35 anni di lotta al virus dell'Hiv.
Con 1.8 milioni di nuovi casi di sindrome da immunodeficienza acquisita all'anno, secondo le stime delle Nazioni Unite, e circa 37 milioni di persone che ci convivono nel mondo, la ricerca per un vaccino appare urgente ed estremamente difficoltosa.
Gli scienziati usano queste fasi sperimentali iniziali per determinare il miglior dosaggio da utilizzare e per valutarne la sicurezza.Questo nuovo vaccino è stato testato su 393 persone sane considerate a basso rischio infettivo e su 72 scimmie. I partecipanti provengono da 12 cliniche in Sud Africa, Africa orientale, Thailandia e Stati Uniti.
In aggiunta al fatto di essere ben tollerato da tutti i soggetti coinvolti e di generare una risposta immunologica contro il virus Hiv-1, il vaccino ha fornito il 67% di protezione al virus nelle scimmie. Ancora non risulta chiaro se possa offrire protezione anche negli umani.
“Posso dire che siamo soddisfatti dei risultati ottenuti sino ad ora, ma dobbiamo interpretare i dati in modo cauto. Dobbiamo renderci conto che sviluppare un vaccino per l'Hiv è una sfida senza precedenti e non sappiamo ancora se sarà in grado di proteggere gli uomini”, ha affermato il Dottor Dan H. Baraouch ricercatore in questo studio, docente di Medicina presso Harvard e Direttore del Centro di virologia e ricerca vaccinale.
Il nuovo vaccino ha dimostrato per ora la sua efficacia nelle scimmie e nonostante sia riuscito a produrre anticorpi contro l'Hiv negli esseri umani, è ancora incerto il suo grado di protezione contro l'infezione.
La seconda fase coinvolgerà un ampio numero di persone ad alto rischio infettivo.
"Nonostante tutti i progressi ottenuti nella lotta all'Hiv, abbiamo bisogno di un vaccino.
Risulta essere di vitale importanza e nonostante ci sia ancora una lunga strada da percorrere, è bello vedere che ci sia una robusta evidenza scientifica che permette di passare alla fase sperimentale successiva ", ha infine dichiarato il Dottor Carlos del Rio che ha svolto un simile studio nel gruppo di ricerca sperimentale vaccinale Emory-CDC .- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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