"Non ho bisogno di voti di altri, né mi interessano i voti di 'Tizio e Caio'". Intervistato da Rtl 102.5 Matteo Salvini ha stoppato l'offerta del leader di Casapound, Simone Di Stefano, che ieri si è detto pronto a sostenere un eventuale "governo Salvini". "Non mi interessa il sostegno di altri - ha insistito il segretario leghista - a me interessa il voto degli italiani. Io voglio portare avanti il nostro programma, della coalizione di centrodestra. Altrimenti minestroni non ne faccio".
"Non faccio nomi per rispetto ma ho le idee molto chiare". Salvini ha già bene in mente la squadra di governo che vorrebbe formare dopo le elezioni politiche del 4 marzo. "Io ai miei ministri chiederò di avere la scrivania in mezzo alla strada, perché, se la politica non ascolta, muore", spiega annunciando che vorrebbe un ministero per il Turismo e, soprattutto, un dicastero dedicato ai disabili, perché "i quattro milioni di persone che sono gli ultimi, per me saranno i primi". A far discutere, però, sono le eventuali alleanze che il leader leghista potrebbe intrecciare dopo il voto rompendo così l'alleanza con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Un'eventualità che lo stesso segretario lumbard smonta.
Salvini non solo non ha in mente di stringere un patto con CasaPound che ieri si è detta disponibile ad appoggiare un suo governo, ma scaccia anche l'ipotesi di un patto tra il Carroccio e i Cinque Stelle. "Noi abbiamo un programma di centrodestra - assicura - che, su molti temi, come il fisco, è diverso da quanto sostiene il Movimento 5 stelle".
"Poi - aggiunge - io parlo con tutti, sarà mio dovere parlare con tutti, ma al governo non porto dentro persone che non la pensano come me, questo vale per Luigi Di Maio, per CasaPound e per tutti gli altri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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