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"Scombussolerò i Cesaroni ma non voglio fare la diva"

In autunno Barbara Tabita sarà protagonista su Canale 5 della nuova serie e con il suo fascino farà perdere la testa a Claudio Amendola. E racconta: "Non mi cambierà la vita, resterò come sono"

"Scombussolerò i Cesaroni ma non voglio fare la diva"

Roma - Chissà se riuscirà a far girare la testa a papà Cesaroni. Certo le doti ce le ha tutte: bella, di una bellezza genuina e naturale, simpatica, ironica, e, soprattutto, alla mano. Barbara Tabita, che porta in dote già due film da protagonista con Pieraccioni, non si è ancora (e speriamo non lo faccia mai) montata la testa. Forse perché le assi polverose del palcoscenico lei le ha calcate davvero. E prima di arrivare sui grandi set si è fatta le ossa nei piccoli teatri di periferia, passando poi per il blasonato Stabile di Catania. E, tra poco, affronterà la platea ben più vasta della televisione. Che la consacrerà una star popolare. E che platea: quella dei Cesaroni, una delle fiction più viste e amate di tutti i tempi, con uno share stratosferico. Barbara interpreta Olga, una wedding planner che entra nella vita di Giulio Cesaroni (Claudio Amendola) quando lui e Lucia (Elena Sofia Ricci) decidono - momentaneamente (nella quinta serie la Ricci tornerà) - di separarsi. Insomma, una delle protagoniste principali della serie che andrà in onda in autunno su Canale 5 per ben venti puntate e che, addirittura, arriverà a superare le feste di Natale fino a nuovo anno inoltrato.

Dunque, Barbara, gli spettatori saranno impietosi e la metteranno immediatamente a confronto con Lucia-Elena...
«Ma Elena è intoccabile. Non ho pensato nemmeno un secondo a un confronto con lei. Non li faccio mai, altrimenti non vivrei. Ognuno deve sempre pensare di essere speciale per se stesso».

Consapevole del fatto che da settembre entrerà nelle case di milioni di italiani?
«In tanti mi dicono che la mia vita cambierà. Io penso e spero di riuscire a restare come sono. Dalla mia c’è il fatto che recito solo perché mi piace e non l’ho mai fatto per diventare famosa. Se fai l’attrice non fai la diva. So che i paparazzi mi inseguiranno - e già lo fanno - ma di questo problema sono più preoccupata per mio marito che non ama la mondanità. Mi ha già detto che andrà in giro senza di me...».

Com’è Olga nei Cesaroni?
«Una pasticciona, un po’ bugiarda, incasinata e pure egoista. Una donna libera anche negli affetti. Però tutti questi difetti in lei diventano simpatici».

Non assomiglia per nulla alla Barbara vera...
«Direi proprio di no. Io sono più tradizionalista e non mi prendo mai troppo sul serio. Non mi ci ritroverei in una famiglia allargata. Mi sono fidanzata per cinque anni e sposata con un ingegnere. Che, comunque, per fortuna, è pure lui molto ironico».

Infatti lei è stata moglie di Pieraccioni sul set («Ti amo in tutte le lingue del mondo» e «Io & Marilyn») ma una delle poche attrici dei suoi film a non fidanzarsi con lui...
«Ma veramente quando lavoravamo insieme, lui era sempre fidanzata con qualcun’altra. Comunque, come detto, io sono tradizionalista. Con Leonardo ho lavorato benissimo e comunque, nonostante mi conoscesse benissimo, per darmi la parte la seconda volta mi ha rifatto un sacco provini».

Come ha deciso di fare l’attrice?
«È stato mio fratello, da piccolo lui impazziva per il teatro e ci costringeva a me e ai miei familiari ad accompagnarlo agli spettacoli. Alla fine me ne sono innamorata anche io. E lui mi ha fatto da trainer, poi pian piano a piccoli passi sono arrivata al cinema».

Prossimi step?
«Mah, diciamo i sogni: mi piacerebbe lavorare con Pupi Avati. Interpretare un ruolo drammatico. E poi fare un film sullo stile di Polvere di stelle, come Monica Vitti».

Ora si prenderà una pausa visto che la lavorazione dei Cesaroni va avanti da ottobre...
«Sì, una bella vacanza in Venezuela. Il set dei Cesaroni è una macchina perfetta, un ingranaggio meraviglioso, sembra sempre di stare in bottiglieria e lavorare con Amendola è stupendo, pure con Fassari (che interpreta Cesare Cesaroni) e tutti gli altri. Però è anche tanto faticoso: sveglia alle cinque e sul set fino alla sette di sera.

Ma la prima cosa che farò al rientro a settembre è la testimonial di Greenpeace per una campagna di sensibilizzazione contro la deforestazione. Ci tengo molto, anzi sono molto impegnata su questo fronte, anche nelle piccole cose quotidiane come non consumare inutilmente la carta».

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