Scontri a Roma, Renzi: "Segno di barbarie"

Il premier commenta gli scontri di Roma e le devastazioni degli ultras: "Quello che è accuduto è gravissimo, un atto di barbarie senza precedenti"

Scontri a Roma, Renzi: "Segno di barbarie"

"Barbarie e inciviltà, noi non andiamo all’estero a fare queste figuracce. Ho apprezzato le parole dell’ambasciatore olandese, meno quelle della società. Devono chiedere scusa e non difendere questi che sono barbari". Così Matteo Renzi commenta, ospite di Virus, il talk di Rai Due condotto da Nicola Porro, gli scontri di oggi a Roma alla vigilia della partita tra Roma e Feyenoord. "È inammissibile e inaccettabile tenere in scacco una città", dice il premier. "Il governo farà verifiche per capire se ci sono stati errori" nella gestione degli incidenti accaduti prima della partita Roma-Feyenoord: "Domani faremo anche una verifica e vedremo se ci sono stati anche errori da parte nostra, fermo restando che la responsabilità è di questi vandali.
Verificheremo ciò che doveva funzionare meglio", aggiunge Renzi. In ogni caso, ha aggiunto, "attendo le scuse del Feyenoord".

Poi il premier ha affermato: "L’ambasciatore olandese ha detto che la polizia e i carabinieri si sono comportati molto bene. Da ieri sono state fermate 23 tifosi del Feyenoord, i primi dieci sono stati condannati per direttissima. Sono state impegnate 1380 unità delle forze dell’ordine di rinforzo.

Alle forze dell’ordine dico grazie. Ci sono 4 carabinieri e 12 poliziotti feriti". "Quello che è accaduto" a Roma, con la devastazione portata dai tifosi olandesi, "è un segno di barbarie e inciviltà: noi non andiamo all’estero a fare queste figuracce".

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