Seggi evacuati e finte dogane: tutte le curiosità del voto

A Dundee un seggio evacuato due volte in una notte, mentre sul Vallo di Adriano gli indipendentisti avevano allestito un finto confine

Seggi evacuati e finte dogane: tutte le curiosità del voto

Quello di stamattina è stato un risveglio amaro, per i piccoli emuli di Braveheart. Almeno per un po', il castello di Edimburgo e il lago di Loch Ness continueranno a far parte dei reami di Sua Maestà Britannica. Tuttavia, anche nelle ore in cui si è scritta la Storia di Scozia, non sono mancati gli incidenti buffi e le occasioni per sorridere.

A Dundee, città sulla costa orientale roccaforte dei secessionisti, un seggio è stato evacuato per ben due volte in seguito a (falsi) allarmi anti incendio. A Glasgow, invece, dieci persone che si erano presentate al seggio per votare sono state respinte perché, è stato detto loro, "avevano già espresso la preferenza". Su quest'ultimo episodio indaga ora la polizia.

Contestazioni sulla regolarità del voto sono arrivate addirittura da Mosca: osservatori russi hanno criticato le modalità con cui la consultazione si è svolta, sostenendo che le votazioni "non hanno rispettato gli standard internazionali" e che i locali adibiti allo scrutinio erano eccessivamente grandi. The Guardian ha parlato di un "apparente tentativo di rispecchiare le critiche occidentali alla validità delle elezioni in Russia".

Sul Vallo di Adriano, gli indipendentisti che alcuni giorni fa avevano allestito una finta dogana con tanto di controllo passaporti in previsione del nuovo confine che avrebbero desiderato erigere tra le due nazioni, hanno dovuto smontare tutto precipitosamente e tornare a casa a testa bassa. Stessa sorte per le (poche) decine di separatisti catalani sbarcati ad Edimburgo per seguire il referendum da quella che speravano diventasse la nuova capitale dell'indipendentismo europeo.

Grande delusione anche in Galizia, in Spagna, dove nei giorni scorsi era circolata una raccolta di firme su Change.org per chiedere al premier inglese Cameron di poter, in caso di vittoria dei "sì" al referendum, prendere il posto della Scozia nel Regno Unito: abbiamo entrambi le cornamuse e la pioggia tutto l'anno, sostenevano i galiziani. Ora le loro speranze sono andate in frantumi.

Negli Stati Uniti invece, dove i discendenti degli emigrati scozzesi rappresentano uno dei gruppi etnici di più antiche tradizioni, qualcuno si è emozionato per le sorti dell'antica patria e così

la Cnn ha sbagliato a riportare le percentuali del referendum, attribuendo il 52% al no e il 58% al sì. Totale, un curioso 110%, risultato che fa segnare un'affluenza senza precedenti a livello mondiale.

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