Il clima politico statunitense si focalizza sull'immigrazione e sugli spostamenti globali dei musulmani, tanto che il presidente Donald Trump ha bandito i cittadini di sei Paesi a maggioranza musulmana dall'ingresso negli Stati Uniti. Ma Bella Hadid coglie l'occasione per parlare con orgoglio della religione islamica.
Finora la top model internazionale non aveva mai parlato apertamente della sua religione - il padre, Mohamed Hadid, un magnate dell'immobiliare, è nato in Israele e vissuto in Siria e Libano prima di giungere negli Usa a 14 anni - fatta eccezione per aver manifestato proprio contro Trump contro i divieti all'immigrazione. Nella protesta, Bella aveva accanto la sorella Gigi Hadid e la madre Yolanda Hadid, quest'ultima di origine olandese. Le tre donne recavano un cartello con la scritta: "Siamo tutti induisti, buddisti, musulmani, atei, cristiani, ebrei".
"Mio padre era un rifugiato quando venne per la prima volta in America [...] - ha spiegato la modella nel numero estivo di Porter Magazine - È sempre stato religioso, pregava sempre con noi. Sono orgogliosa di essere musulmana". La sorella Gigi aveva già parlato delle loro radici, invece. Nel 2015 aveva pubblicato su Instagram una foto con delle mani coperte da un tatuaggio all'henné, tipico degli induisti, e la didascalia: "Mezza palestinese e fiera di esserlo". Il mese scorso è invece apparsa su Vogue Arabia con addosso l'hijab.
"Ho avuto incredibili esperienze in tutto il mondo - ha continuato Bella nell'intervista - e ho imparato che siamo tutti persone e meritiamo tutti rispetto e
gentilezza. Non dovremmo trattare la gente come se non meritasse gentilezza a causa dell'etnia. Non è semplicemente giusto. E il messaggio - di essere compassionevole laddove sia possibile - è così importante per me".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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