Cambiar tutto diventando normale a buon mercato

Cambiar tutto diventando normale a buon mercato

La vita di Furukura Keiko è così piatta da sembrare quasi ovvia. Da piccola è una bambina disadattata, che una volta raccoglie un passerotto morto e, alla madre in lacrime, che vorrebbe seppellirlo, propone: «Potremmo mangiarlo»; in classe, per fermare due compagni che litigano, prende una pala e colpisce in testa uno dei due. La maestra non apprezza. I suoi genitori vengono regolarmente umiliati. La sorella più piccola invece è «normale» e, come il resto della famiglia, è preoccupatissima per Keiko: quando diventerà «normale» anche lei? Quando «guarirà»?

Keiko trova solo un modo per «guarire»: a 18 anni inizia a lavorare in un konbini, supermercatino giapponese a basso costo, aperto ogni giorno, a tutte le ore. È l'unica svolta della sua vita. Keiko si trasforma: diventa La ragazza del convenience store, e «del» indica una vera appartenenza. È la sua identità, il suo unico, vero amore. «La scatola rettangolare di vetro luminoso e trasparente mi accoglie dentro di sé. Un mondo perfetto, immutabile, che continua a girare senza sosta. Nutro una fede cieca e assoluta in questo microcosmo lucente». La ragazza del convenience store (e/o, pagg. 172, euro 15, traduzione di Gianluca Coci) è il decimo romanzo di Murata Sayaka (la quale ha 39 anni, e ha lavorato a lungo in un konbini): in Giappone ha venduto 700mila copie e ha vinto il premio Akutagawa. In nemmeno duecento pagine, con una scrittura apparentemente piatta come la vita della protagonista, Murata mette la società giapponese di fronte ai suoi tabù: la famiglia, il lavoro, l'importanza di essere «normali». E, di conseguenza, la necessità di cancellare la difformità: nel caso di Keiko, il fatto che lavori da diciotto anni in un konbini, che non si sia mai innamorata, che a 36 anni non abbia un marito e non sia madre. Il konbini, a cui Keiko si è adattata con tenacia, diventando una dipendente modello e rispettando le regole come una macchina, in questo non lascia scampo: è un mondo perfetto, che non ammette deviazioni. Se la sua «anormalità» avesse la meglio, Keiko sarebbe scartata.

Glielo spiega chiaro e tondo il nuovo collega, l'indolente Shiraha: «Il mondo non è mai cambiato, è rimasto sempre uguale fin dal periodo Jo mon.

Gli individui inutili per la comunità vengono eliminati. Sei un uomo incapace di cacciare? Via, non servi! Sei una donna che non può procreare? Sparisci». L'unico luogo in cui nascondersi è la scatola trasparente di un konbini...

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