Io personalmente mangio poca carne, preferisco la pizza, il sushi e la Nutella (anche se Nanni Moretti l'ha rovinata rendendola un simbolo generazionale), ma appena sento parlare un vegano mi prende un desiderio insopprimibile di una fiorentina al sangue. Sono spontaneamente animalista, ma i vegani mi danno talmente sui nervi che di fronte a loro addenterei una mucca viva. Sono così insopportabili da far diventare carnivoro qualsiasi Homo Sapiens dotato di ragione (che ha sviluppato un grande cervello grazie all'introduzione della carne nella dieta, e vale perfino per i nostri cugini stretti scimpanzé, al Bioparco di Roma lo sanno e almeno una volta alla settimana servono cotolette).
A volte mi viene il sospetto che i vegani siano pagati dal Mc Donald's, e una delle più terribili sciagure che possa capitare a un uomo normale è sposare una vegana.In realtà non ci avevo mai pensato, ero sicuro che i vegani si accoppiassero fra di loro come una specie vivente a sé, invece è successo a Fausto Brizzi, il quale ha sposato l'attrice Claudia Zanella, e dal matrimonio ne ha tratto un libro tanto divertente quanto tragico intitolato Ho sposato una vegana, sottotitolo: Una storia vera, purtroppo (Einaudi Stile Libero, pagg. 132, euro 12,50). Brizzi è nato nel 1968, ha appena due anni più di me, e ha ragione: per gli over quaranta i vegani sono sempre stati gli abitanti di Vega, i cattivi combattuti dalle lame rotanti di Goldrake. Ma questi sono peggio.L'inizio della catastrofe, o meglio l'inizio della fine, come lo definisce Brizzi, è la finzione dell'innamoramento.
Appena apprende del veganesimo di Claudia (già al primo appuntamento) cerca di adattarsi, perché in amore, al principio, si finge sempre. La invita a casa e prepara una cena vegana, facendo sparire ogni indizio criminale, nascondendo perfino la Nutella dietro la libreria, ma il tentativo fallisce in un interrogatorio allucinante: «Per le bruschettine hai usato pane a lievitazione naturale?». «Sai che i funghi contengono carboidrati complessi, in particolare la chinina, che appesantisce il lavoro dell'apparato digerente?». «Gli asparagi che hai usato sono biologici? E l'avocado?» «La crema di zucca per quanto l'hai cotta?». «Il riso basmati è integrale?».E di seguito, siccome la storia continua, inizia un ménage da incubo: niente latte, niente caffè, si bevono solo tisane, non si mangiano patate ma batate, pappine vegetali, minestrine insipide e un inferno di intrugli antiossidanti (la cui azione benefica a livello cellulare è stata messa in discussione da recenti ricerche pubblicate sulle riviste scientifiche). «La maggior parte dei miei piatti preferiti erano assolutamente incompatibili con la cultura vegana. In perfetto ordine cronologico del loro ingresso nella mia vita, tutte le mie abitudine gastronomiche preferite: il latte all'asilo, le girelle alle elementari, la pizza bianca con la mortadella alle medie, i cheeseburger al liceo, le bombe alla crema all'alba all'università, e a seguire il tiramisù, le melanzane alla parmigiana, le lasagne, la carbonara».
Perfino il labrador della futura moglie è vegano, o meglio è stato fatto diventare vegano, andrebbe denunciata alla protezione animali. Il massimo è quando trova Claudia carponi a brucare l'erba da un vaso sul terrazzo.Ovviamente tutti i dati scientifici citati sono sballati o strumentalizzati: si cita Umberto Veronesi per l'abolizione della carne rossa ma non quando lotta per gli Ogm e condanna il mais naturale per le aflatossine cancerogene. Si dimentica che i conservanti preservano dalle contaminazioni batteriche e una marmellata industriale è più sicura di una fatta in casa.Io ho provato molta empatia nelle tribolazioni di Brizzi, oltre a essermi divertito nel leggere un libro così esilarante, mi spiace solo non sia fiction, insomma Brizzi se l'è sposata davvero, la Zanella, stanno sempre insieme, hanno perfino una figlia, e questo è un mistero, perché io l'ho cominciata a odiare a pagina cinque, e la mia unica amante vegana è durata due giorni e non c'era attrazione fisica che potesse farmela sopportare. Invece Brizzi si è mezzo convertito, e sbaglia la conclusione, quando afferma che il futuro è vegano: «Il mondo sta andando in questa direzione e la nostra verrà ricordata come l'epoca nella quale è iniziato tutto».
Capisco la bellezza di Claudia, capisco il rincoglionimento dell'amore, ma quanto dura?È una previsione infondata perché Brizzi dimentica un dato fondamentale: i vegani sono naturopati e antifarmacologici, e l'età media dell'uomo è raddoppiata negli ultimi cento anni grazie ai progressi della medicina.
Vegani, naturopati e fissati con il bio sono gli stessi che combattono i vaccini, non prendono antiossidanti né ACE-inibitori né betabloccanti né antivirali né antibiotici, si curano in erboristeria, quindi moriranno di morte naturale prima degli altri. Fausto scappa, finché sei in tempo, e portati dietro la povera bambina. Al limite vi ospito a casa mia offrendovi asilo politico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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