Daniela Martani: "Meglio un cacciatore morto che uno vivo"

L'ex gieffina usa parole durissime nei confronti dei cacciatori: "Dicono di amare gli animali, ma sono come gli uomini che dicono di amare le donne e poi le ammazzano"

Daniela Martani: "Meglio un cacciatore morto che uno vivo"

"I cacciatori? Mi fanno pena, sono degli sfigati, poveretti e impotenti. Soffrono così tanto per la loro impotenza che si sfogano su esseri indifesi e inermi con delle armi. Dovrebbero andare ad armi pari, a mani nude", continua la sua battaglia vegan l'ex gieffina Daniela Martani.

A La Zanzara su Radio 24 ha dichiarato: "Sono frustrati dalla loro impotenza e devono andare a sparare in giro. Dicono di amare gli animali, ma sono come gli uomini che dicono di amare le donne e poi le ammazzano".

"Ma sono più coerenti i cacciatori di quelli che mangiano la carne – aggiunge la Martani – e hanno paura di uccidere un pulcino". Poi aggiunge: "È giusto andare a rompere le palle ai cacciatori, giusto andare a disturbarli. Spero che la legge del Veneto venga abolita. Se uno pesca, per esempio, va disturbato". E ancora: "I negozi dove vendono carne e pesce vanno eliminati. Se vuoi un pezzo di carne te lo vai cacciare col coltello e poi lo devi macellare da solo".

Poi riprende ad attaccare i cacciatori: "Ormai non si può più andare in un bosco che vieni impallinato da un cacciatore. Uno che va a caccia e muore per un incidente se l'è andata a cercare. Se crepa un cacciatore, uno di meno. Certo non lo piango. Meglio un cacciatore morto che uno vivo.

Chi vuole togliere la vita a un essere vivente…È come un dittatore che uccide migliaia di persone, lo vogliamo morto, non vivo".

E conclude: "Vorrei fare cremare i miei cani, così possono essere sepolti con me. Quando muoio, voglio diventare cenere e poi concime per un albero".

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