Il nuovo spot della Gillette ha diviso il pubblico del web. Il noto marchio di rasoi da barba ha sempre sponsorizzato un figura di un uomo forte, che non deve chiedere mai. Eppure nell’epoca del #Metoo e dei grandi cambiamenti socio-culturali, il brand si è posto una domanda più che lecita: “È questo il meglio di uomo?”
Lo spot Gillette chiede di smettere di tollerare il bullismo, il sessismo e l’aggressività nei riguardi del sesso più debole. “Non si può far finta di niente” si sente dalla voce fuori campo, “non possiamo riderci sopra e attaccarci alla scusa che sono solo ragazzi. L’uomo deve prendersi la responsabilità delle proprie azioni.” Un messaggio che, alla luce dei recenti fatti di cronaca, è impossibile da ignorare.
In poche ore lo spot del brand ha totalizzato ben 231mila visualizzazioni e, oltre ai sostenitori, ci sono molti detrattori che non hanno apprezzato fino in fondo la campagna messa in atto da Gillette. Le accuse sono arrivate soprattutto dalla destra americana che accusa gli ideatori dello spot di rendere gli uomini meno uomini.
Infatti il magazine “The New American” che è intervenuto sulla questione, in un articolo ha affermato che la pubblicità di Gillette ha promosso assunzioni sbagliate, affermando che “gli uomini sono il sesso più selvaggio che gioca con la loro pericolosità.” Alcuni parlano anche di un atto contro una virilità. Eppure non si può ignorare un messaggio di questo tipo. Al di là di tutto la campagna pubblicitaria ha destato il giusto interesse.
“Boys will be boys”? Isn’t it time we stopped excusing bad behavior? Re-think and take action by joining us at https://t.co/giHuGDEvlT. #TheBestMenCanBe pic.twitter.com/hhBL1XjFVo
— Gillette (@Gillette) 14 gennaio 2019
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.