"Io leggo, e tu?". Sì, ma soltanto se non lo dice Belén

La campagna per la lettura indigna gli snob del web. Perché ci sono anche volti Mediaset

"Io leggo, e tu?". Sì, ma soltanto se non lo dice Belén

«Io leggo, e tu?», e tu aspetta cinque minuti e vedrai che è uno scandalo. Voglio dire, l'Italia è il Paese dove si legge di meno, un ministro ha l'idea di promuovere una campagna per la lettura, ottimo, no? Non che le campagne siano mai servite a granché, per carità, ma male non fanno, meglio di niente. Aderiscono Rai, Mediaset, Sky, La7, Tv2000. Parte il primo spot istituzionale. Gli account delle televisioni iniziano a postare inviti alla lettura. Tutto bene? No, è scoppiata la catastrofe: negli spot prodotti da Mediaset, orrore!, c'è Barbara D'Urso che invita a leggere, quale mostruosità! E Alfonso Signorini? Terribile! Si denuncia e si digita su Twitter e su Facebook, e il tutto, alla fin fine, è molto eccitante: ragazzi, come ai tempi dell'antiberlusconismo!

Tanti i commenti scandalizzati sui social (e spesso sgrammaticati), del tipo: «Ho visto gli spot, brucio tutti i libri che ho e divento tossicodipendente». E diventaci, cavoli tuoi. «Ma che se ne frega se la D'Urso, la De Filippi o Belén leggono?». Si dice chi se ne frega, non che, e poi lo spot era per i libri non per far sapere che loro leggono. «Smettete di passare quegli orribili spot in tv!». Non ti piacciono i conduttori della tv ma stai attaccata alla tv? Spegnila e leggiti un libro, te lo sta dicendo anche la D'Urso. «Una campagna stereotipata che non ha a che fare con un target di giovani». Infatti il target non è di giovani, i giovani mica guardano la tv, guardano Youtube. «Gente più rappresentativa non c'era?». E chi volevi, Mattarella? Seguono sberleffi, parodie (una, deliziosa, con due ragazzi che cercano di far parlare di libri un orsetto muto), pernacchie varie, teorie, dietrologie.

A parte l'assurdo della pretesa (per fare uno spot per la ricerca sul cancro bisogna essere malati di cancro o oncologi?), la logica è quella secondo cui i suddetti personaggi sarebbero indegni di promuovere la lettura. O mamma mia, e perché? Perché non leggono. E chi l'ha detto? E soprattutto in quale senso? Comunque, volete la guerra, e guerra sia, stiamo al gioco e portiamolo su un terreno di discussione serio. Vogliamo gente più rappresentativa, ok, chi? Se per esempio io vedessi uno spot di Nicola Lagioia rimpiangerei mille volte uno spot con chiunque altro. Se vedessi uno spot con Michela Murgia penserei: ma perché non hanno messo la D'Urso?

Sappiate che un critico anglosassone chiederebbe puntiglioso: Lowbrow o Highbrow? Non mi vorrete dire che voi siete Midcult? Dunque Fabio Volo va bene? Scrive libri, d'accordo, e vende tantissimo d'accordo, ma allora? Vale perché vende? Low Brow! Discorso vecchio, fritto e rifritto. Allora, come la facciamo questa selezione? Andy Warhol è pop mentre una Coca Cola è un prodotto del capitalismo? Andy Warhol avrebbe fatto fare lo spot dei libri proprio a Barbara D'Urso, altroché.

Tuttavia queste anime belle, queste menti raffinate, se reagiscono così, significa che si considerano lettori forti e hanno un'altissima idea di se stessi. Sono quelli che vanno a Torino e non a Milano. Sono quelli che trattano con disprezzo i romanzi commerciali, i duri e puri, e però attenzione: mica appartengono a una clandestina setta dei poeti estinti, non sono dantisti ottuagenari né esegeti di Proust. Perché se una cosa del genere te la fa Roberto Saviano nessuna polemica e scrosciano applausi, e qui insomma casca l'asino, siccome tornando alle categorie critiche Saviano dovrebbe essere commerciale, quindi non Highbrow, oppure lo mettiamo giù giù nel Masscult? (ma allora uno spot di libri chi dovrebbe farlo, senza suscitare polemiche? Alberto Arbasino? E chi lo conosce?).

Se poi c'è Fabio Fazio meglio ancora, e qui casca il secondo asino, perché la linea dello scandalo non è segnata dall'incommensurabile distanza tra Joyce e una televendita di materassi, piuttosto da Fazio e dalla D'Urso: chi potrebbe dire quale dei due ha letto di più? E cosa poi? E Maria De Filippi (che tra l'altro scelse di dare

molto spazio a Aldo Busi)? Avrà letto di più Barbara Palombelli o Sabina Guzzanti? Beppe Grillo quanto avrà letto? E allora, se tanto mi dà tanto, un Baricco, butto lì, potrebbe leggerlo un Fazio e non una D'Urso? Sicuri sicuri?

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