Siamo in Sardegna, nella brulla e impervia Ogliastra, regione abitata dall'uomo sin dal neolitico. Qui tutto sembra magicamente fermatosi nel tempo. Sono gli anni novanta e, nella serenità di un paese di diecimila abitanti, un bambino di soli otto anni viaggia con la sua fantasia fino a creare storie di sangue e paura. Senza nemmeno accorgersene gira i suoi primi film: attori, effetti speciali, suoni e montaggio sono tutti già ben chiari nella sua testa. Un destino segnato quello di Mauro Aragoni, regista, produttore e sceneggiatore classe 1988, che continua a far parlare di sé i media locali e nazionali. Il suo talento è persino giunto nella mecca del cinema, con la web series, poi divenuta film, Quella Sporca sacca Nera, capace di sbancare il Los Angeles Web Festival (migliore sceneggiatura, migliore fotografia, miglior suono, miglior montaggio e migliori attori protagonisti) e portare a casa persino i complimenti di Giancarlo Santi, storico aiuto regia di Sergio Leone, e del maestro Ennio Morricone. E proprio mentre si reca sul set di questo suo western, a forti tinte pulp, in gran parte girato nell'isola, gli viene in mente un nuraghe composto interamente da teste umane e l'idea di raccontare le gesta di una civiltà antica e sconosciuta al mondo come quella nuragica. Nasce così il corto Nuraghes S'Arena, prima opera cinematografica sulla civiltà delle genti di Ichnusa, interamente scritto e diretto dal regista ogliastrino. Un fantasy epico, ma, nel suo stile, sempre molto suggestivo, crudo e brutale, ambientato in una Sardegna popolata da streghe, giganti e demoni. Già presentato in alcune sale italiane, verrà trasmesso domenica prossima alle 23 da Paramount Channel e uscirà inoltre in Dvd e Blu Ray. Il protagonista del racconto affronterà i suoi incubi, attraverso ogni singolo combattente dell'isola, per arrivare a sfidare l'uomo che gli ha tolto tutto. A interpretarlo, il rapper Salmo che, innamoratosi del progetto, oltre a prestarsi come attore, ha aiutato economicamente tramite la sua Lebonski Agency; ci sono poi l'attore Michael Segal e Ally McClelland, coreografo, tra i tanti, del film Robin Hood di Ridley Scott. E, per finire, a dare maggiore enfasi alla narrazione, la straordinaria voce di Rodolfo Bianchi, doppiatore di Al Pacino, Chuck Norris, Michael Douglas e molti altri.
Tutto, nonostante il budget limitatissimo (7000 euro), è stato curato nei minimi
dettagli: dalle musiche, composte utilizzando alcuni strumenti arcaici sardi, come le launeddas, mischiati alla musica elettronica moderna, ai costumi e alle armature, fedelmente riprodotti dai bronzetti e dai reperti storici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.