Era una delle icone del cinema erotico italiano degli anni Settanta e Ottanta, regina di film d’autore e della commedia sexy all’italiana, a lungo considerata una delle "bellissime quattro" dalmato-istriane insieme a Sylva Koscina, Femi Benussi e Alida Valli. Laura Antonelli è stata trovata morta, a 73 anni, nella sua casa di Ladispoli. A dare l’allarme, questa mattina intorno alle 8.30, è stata la donna delle pulizie che l’ha trovata per terra in casa. Arrivati nell'abitazione gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Nata il 28 novembre 1941 a Pola, allora città dell’Istria, dopo gli studi a Napoli si trasferisce a Roma con i genitori, dove insegna ginnastica, girando al tempo stesso alcune pubblicità per la Coca Cola e diventando modella di fotoromanzi. L’esordio al grande schermo avviene nel 1964 nella pellicola di Antonio Pietrangeli Il magnifico cornuto, in cui interpreta però una piccolissima parte, e in Le sedicenni di Luigi Petrini, l’anno successivo. Nella sua carriera cinematografica, costellata da commedie sexy, è stata protagonista di pellicole di grande successo. È nel 1973 che l’attrice irrompe nell’immaginario erotico degli italiani con il film di Salvatore Samperi Malizia, in cui veste i panni di una cameriera sexy. Il film le vale un Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista, e un Globo d’Oro come miglior attrice rivelazione. Ma al periodo d’oro è poi seguito il declino per il suo coinvolgimento improvviso in una storia di droga: l’attrice viene arrestata nel 1991 nella sua villa alle porte di Roma, dove vengono trovati 24 grammi di cocaina. L’odissea giudiziaria della Antonelli è lunga e clamorosa perché si conclude con l’assoluzione e la condanna del ministero di Grazia e Giustizia a risarcirla.
La Antonelli è stata trovata nella sua abitazione a Ladispoli, comune a 37 chilometri da Roma, dove si era trasferita da circa una decina di anni. Una casa composta da due camere, cucina e bagno. "È stata trovata nella camera da pranzo - ha spiegato l’assessore ai servizi sociali del Comune di Ladispoli Roberto Usai - dalla badante, poi è arrivato il 118 che ha constatato il decesso e poi i carabinieri".
L’autorità giudiziaria ha stabilito che ci sarà soltanto l’esame autoptico e non l’autopsia. Finisce così la parabola della Antonelli: dagli allori della consacrazione a sex symbol alla caduta nell’oblio, nella povertà, nell’indifferenza e nella sofferenza psichica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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