Neon Genesis Evangelion, tutti contro la traduzione Netflix

Netflix sotto accusa per la traduzione italiano di "Neon Genesis Evangelion": ecco cosa scrivono gli utenti sulla fanpage su Facebook

Neon Genesis Evangelion, tutti contro la traduzione Netflix

Il 21 giugno Netflix ha rilasciato sulla propria piattaforma di streaming l’anime cult “Neon Genesis Evangelion”. Da quel giorno, gli account social ufficiali registrano numerose proteste da parte degli utenti, che sembrano non gradire la traduzione dell’opera.

Il bersaglio degli utenti Facebook è in particolare, oltre alla piattaforma stessa, il traduttore Gualtiero Cannarsi, il cui riadattamento dell'anime è ritenuto dal fan un po’ troppo pedissequo. L’esempio più discusso in questi giorni è «Shito», che letteralmente significa «Apostolo» - come in effetti Cannarsi ha riportato - creature tuttavia chiamate «Angeli» nella precedente edizione italiana.

Da venerdì scorso sulla fanpage Facebook non si parla d'altro che dell’anime, una protesta che ha anche offuscato l'annuncio in pompa dell’uscita della seconda stagione - attesissima - della serie tedesca “Dark”. Proprio per questa ragione, i fan di “Neon Genesis Evangelion” ne stanno discutendo su tutti i thread aperti, lanciando anche bizzarri meme sull’argomento. In uno si vedono Giacomo Poretti e Marina Massironi nella celebre scena del cinema in “Tre uomini e una gamba”, mentre dicono: “Sono apostoli”, anziché “Non sono attori professionisti, sono presi dalla strada”. Altri meme sono scene dell’anime con le traduzioni di Cannarsi. Altri ancora vengono presi da altre serie Netflix, come “Stranger Things”, per essere parodiati a tema “Neon Genesis Evangelion”.

C’è anche e soprattutto chi richiede che la piattaforma acquisti i diritti del doppiaggio

originale, lamentando il fatto che l’anime sia di per sé molto criptico. Al momento, non ci sono risposte ufficiali dai social media manager di Netflix, che in altre occasioni avevano mostrato una notevole verve ironica.

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