Sanremo, Brunetta alla Rai: "Pubblichi subito i compensi"

Per legge viale Mazzini dovrebbe pubblicare "il costo annuo del personale utilizzato". Perché non viene fatta chiarezza?

Luciana Littizzetto e Fabio Fazio sul palco del teatro Ariston
Luciana Littizzetto e Fabio Fazio sul palco del teatro Ariston

È arrivato il momento che i vertici di viale Mazzini facciano chiarezza, una volta per tutte. Il presidente dei deputati azzurri Renato Brunetta invita il dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e il Dipartimento della funzione pubblica della presidenza del Consiglio a rendere finalmente noti i compensi della Rai, a partire proprio da quelli che verranno percepiti dai conduttori del prossimo Festival di Sanremo.

In un’audizione davanti alla commissione bicamerale per la Semplificazione, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma di governo, Giovanni Legnini, ha assicurato che entro febbraio sarà pronto un sistema di monitoraggio digitale formato da un data base e un sito internet per verificare lo stato di attuazione dei provvedimenti legislativi al servizio dei cittadini delle amministrazioni e dell’Unione europea. Così, accogliendo "soddisfazione" la risposta ricevuta da Legnini all'interpellanza indirizzata al ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni e al collega alla Funzione pubblica Gianpiero D’Alia, Brunetta ha ribadito l'importanza di applicare la normativa sulla razionalizzazione della pubblica amministrazione che impone anche alla Rai di comunicare "il costo annuo del personale utilizzato".

"In tema di trasparenza - ricorda Brunetta - anche l’attuale contratto di servizio prevede che la Rai pubblichi gli stipendi percepiti dai dipendenti e dai collaboratori, nonché informazioni sui costi della programmazione di servizio pubblico". A tutt’oggi la Rai risulta inadempiente rispetto all’obbligo in questione, anche dopo pareri espressi in tal senso da parte dell’Antitrust e dal Garante della Privacy. La bozza di contratto di servizio per il triennio 2013-2015, attualmente all’esame della commissione di Vigilanza Rai, prevede soltanto la pubblicazione dei compensi per dati puramente aggregati. "Questo - fa notare il capogruppo di Forza Italia alla Camera - è in assoluto contrasto rispetto alle puntuali disposizioni di legge contenute nel decreto sulla pubblica amministrazione". La legge parla chiaro.

Proprio per questo, in qualità di componente della commissione di Vigilanza Rai, Brunetta presenterà gli opportuni emendamenti per "adeguare le previsioni contenute nel contratto di servizio Rai alle disposizioni previste dal decreto sulla pubblica amministrazione, per far sì che la Rai rispetti finalmente l’obbligo di pubblicazione di tutti i singoli compensi".

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