Saviano resta in panchina e non sfida Celentano

La Rai lo voleva a "Che tempo che fa" contro lo show di Adriano. Ma lo scrittore nicchia. Non parteciperà a un lunedì "storico" per la superofferta di news e politica

Saviano non ci sarà. Nel lunedì storico per l'informazione televisiva, il simbolo del giornalismo con la G maiuscola, quello che va a scavare, approfondire e svelare senza paura, ha scelto di passare la mano. Timore del confronto con Celentano? Giusta strategia d'impresa editoriale in quanto sarebbe assurdo mandare in onda due mostri sacri in contemporanea? Mah, sta di fatto che lo scrittore domani sera non sarà accanto a Fabio Fazio ad affrontare il più grande appuntamento della stagione: il concertone in diretta dall'Arena di Verona del Molleggiato. Che, come si sa, non si limiterà a cantare, ma interverrà con un monologo sull'economia: l'argomento più politico che ci sia, da sempre, e in questo momento come non mai. Per rafforzare la discussione (titolo della trasmissione appunto RockEconomy), Adriano ha invitato l'economista francese Jean-Paul Fitoussi, studioso critico verso le politiche monetarie troppo rigide. Insomma, la serata si trasformerà in una critica alle scelte europee e probabilmente in un attacco diretto a Monti e alla Merkel. Il tutto in onda su Canale 5, la rete Mediaset dell'ex premier Berlusconi, il quale sostiene con un sentimento di odio-amore il governo. In più la serata prevede un dibattito con due firme del Corriere, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo sui costi della politica: dunque, tutto ciò che scotta in questo periodo. E così Saviano, che già la scorsa settimana ha dovuto constatare che il suo pubblico di seguaci si è assottigliato (la prima puntata di Che tempo che fa del lunedì ha racimolato solo il 10 per cento di share) ha scelto - di concerto con Fazio - di non bruciarsi in una serata dove gran parte del pubblico si concentrerà su Canale 5. Certo, dalla redazione del programma assicurano che la presenza dello scrittore non era prevista, che si era detto che lui sarebbe intervenuto a suo piacimento senza una data precisa. D'altra parte i vertici della Rai avevano chiesto che fosse presente nelle prime otto puntate e, comunque, in quella di domani. In ogni caso, Saviano si godrà Celentano dalla poltrona. E Fazio, per portare a casa una puntata degna della sua trasmissione, nonostante i pochi spettatori che gli rimarranno fedeli, ha invitato nell'ordine: Matteo Renzi, presenza che fa sempre discutere, lo scrittore Stefano Benni, l'attore Pierfrancesco Savino, il cantante Luca Carboni e Adele e Siria Pardini, superstiti dell'eccedio di Sant'Anna di Stazzema.
Alla fine sarà un lunedì quasi «epocale» con quattro trasmissioni politiche-informative in contemporanea: oltre a Celentano e a Che tempo che fa, anche L'Infedele su La7 e Quinta Colonna su Rete4. Perché Gad Lerner e Paolo Del Debbio, nel loro piccolo, non si sono fatti intimorire e andranno in onda regolarmente. Il primo con una puntata «ascetica» e iper-coraggiosa dedicata al Concilio Vaticano II, in onda in contemporanea su Sat2000 (con la co-conduzione di Lucia Ascione). Ospiti il cardinale Scola, Dino Boffo, Giuliano Ferrara, Don Giovanni Nicolini, su posizioni conciliariste e Roberto De Mattei, storico di idee contrarie. Del Debbio invece affronterà un tema in diretta concorrenza con quello scelto da Celentano: le tasse, l'evasione fiscale e lo scontro tra i gruppi di cittadini sulla questione. Ospiti il consigliere del Veneto Giuseppe Bortolussi, il presidente della Federcomsumatori Rosario Trefiletti, Maurizio Gasparri e Leonardo Facco che ha dato vita a un movimento contro le tasse.
Comunque, nonostante l'eroismo di alcuni, tutto il lunedì (e anche il martedì) sarà appaltato a Celentano: un evento attesissimo, come del resto tutte le sue apparizioni, dopo 18 anni dall'ultima esibizione live e dopo alcuni anni da Francamente me ne infischio e Rockpolitik. Ventiduemila biglietti venduti (dai primi posti in platea a 165 euro fino a un solo euro simbolico) andati a ruba in poche ore. Chi non sarà a Verona, si potrà godere lo spettacolo su Canale 5, perché la Rai, dopo le fortissime polemiche avvenute per la presenza esplosiva del Molleggiato a Sanremo, ha preferito lasciare l'evento in mano a Mediaset.

Insomma: domani non solo la Tv di Stato non manda in onda lo show evento della stagione televisiva, ma si ritira in buon ordine senza nemmeno giocare, per provare a tenersi un po' di spettatori, la carta di Saviano. E così sia.

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