Scemocrazia all'italiana

La stupidità, nelle sue varie sfumature (cretineria, scemenza, idiozia), è il vero freno al progresso materiale, oltre che culturale, dell'umanità

Scemocrazia all'italiana

La stupidità, nelle sue varie sfumature (cretineria, scemenza, idiozia), è il vero freno al progresso materiale, oltre che culturale, dell'umanità. Più della cattiveria, della violenza, delle ingiustizie. Il mondo sarebbe più vivibile e godrebbe di maggior benessere se ci fossero meno stupidi, non meno truffatori. E la politica - al di là di ciò che pensano i grillini - funzionerebbe meglio se ci fossero più competenti, non meno ladri.

La stupidità è pericolosissima. Per due motivi. Il primo è che si tende a sottovalutarla: generalmente, almeno all'inizio, i cretini fanno ridere, soprattutto per i tentativi degli interlocutori di dare un senso alle loro assurdità. Il secondo è la sua naturale propensione ad espandersi. Ecco il motivo - il livello di nocività amplificato dall'ampiezza del fenomeno, in particolare nell'era del web - per il quale i più disincantati osservatori della società hanno scritto pagine essenziali - ma mai definitive: il morbo è in continua mutazione - sulla stupidità. Il Bouvard e Pécuchet di Flaubert (con l'irresistibile appendice del Dizionario dei luoghi comuni) è un classico. Le pagine sui «fessi» di Giuseppe Prezzolini un modello insuperabile.

Le leggi fondamentali della stupidità umana di Carlo M. Cipolla una manuale di vita. E La prevalenza del cretino di F&L un longseller. L'imbecillità, ha scritto il filosofo Maurizio Ferraris, è una cosa seria. Ma il miglior modo per combatterla è l'ironia. Ed ecco a voi - cari scemi dei selfie, scemi razzisti, scemi salutisti, scemi antimoderni, scemi influencer... - la più aggiornata fenomenologia della stupidità: Scemocrazia. Come difenderci dal pensiero comune (Bompiani) di Massimiliano Parente. Il quale, firmando un vademecum sul potere dell'imbecillità in 66 mini-capitoli, da «Lo scemo che vota» a «Lo scemo intellettuale», smaschera cliché, luoghi comuni e mode benpensanti. Della politica, del costume, della società. Con tanto di prove scientifiche.

Ce n'è per i No-Vax, i No-Global, i salutisti disperati, i relativisti culturali, «quelli che l'hanno letto su Internet»... Un manuale che non insegnerà a sopravvivere ai cretini, che hanno sempre ragione, loro, ma almeno a soccombere al pensiero stupido con maggiore dignità. E una sonora risata.

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