I tifosi del Bari possono tirare un sospiro di sollievo. L'asta fallimentare si è chiusa positivamente: dopo l'apertura delle quattro buste presentate il titolo sportivo della società "Bari Calcio", fallita a marzo, se l’è aggiudicato la società "Football club Bari 1908 srl" rappresentata dall’ex arbitro internazionale e manager della squadra Gianluca Paparesta per la somma di 4,8 milioni di euro. Secondo alcune indiscrezioni l'ex fischietto rappresenta un gruppo straniero. A contendergli l’acquisto a colpi di rilanci da 200mila euro la società "Bari calcio 2014", del gruppo rappresentato da Antonio Cipollone, arrivato fino a 3,6 milioni di euro. Francesco Izzo ("La Bari 2014 srl"), la cui offerta è stata ritenuta valida, nonostante apparenti carenze, si è fermato a 3,2 mentre Antonio Rosati ("As Bari calcio 1908 srl") ai 2 milioni di euro dell’offerta depositata ieri. Il 23 maggio l’aggiudicatario si dovrà presentare davanti al notaio Francesco Petrera per formalizzare l’acquisto. Se non lo farà perderà la cauzione versata. I tifosi presenti in aula e fuori dal Tribunale hanno manifestato il proprio entusiasmo scandendo alcuni cori. Nei giorni scorsi su internet e sui social network si era scatenato un vero e proprio tormentone: "Comprate la Bari": da Fiorello a Rocco Siffredi, da Emilio Solfrizzi a Linus, moltissimi vip dello spettacolo - ma non solo (anche Antonio Cassano aveva indossato la maglietta con lo slogan) - avevano rilanciato l'appello, fatto anche a "colpi di selfie" per salvare i biancorossi. Alla fine è andata bene. Esultano i tifosi che, dopo la fine della presidenza Matarrese sono tornati ad affollare gli spalti del San Nicola: oltre 35mila gli spettatori che ieri hanno assistito alla vittoria sul Cittadella, un successo che ha spedito i ragazzi di Alberti in piena zona playoff. "Un grande progetto per una grande piazza e una grande tifoseria". Sono queste le parole che ha detto Paparesta poco dopo l’aggiudicazione del ramo sportivo del Bari.
Ma quando gli chiedono chi sono gli investitori, l'ex arbitro mantiene il più stretto riserbo: "Lo saprete al momento della stipula davanti al notaio".
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