Che spettacolo le Azzurre. E anche qui vince la Juve

Cinquina di marca bianconera alla Giamaica Girelli sigla una tripletta, per la Galli due reti

Che spettacolo le Azzurre. E anche qui vince la Juve

Italia-Giamaica finisce 5-0, non succede come agli ultimi mondiali maschili, con eliminazioni surreali. Milena Bertolini è una motivatrice eccellente, non ripete la sconfitta di Lippi campione del mondo con la Nuova Zelanda, nè come l'1-2 con la Costarica, che avviò Prandelli alle dimissioni.

Le azzurre sono azzurrissime, battono il 3-0 ottenuto dal Brasile sulle americane, si qualificano agli ottavi e martedì con le carioca basterà il punto per aggiudicarsi il girone, dato il 3-2 (da 0-2) dell'Australia sulle verdeoro. La sorpresa è stata nella prima partita con il verdetto sorprendente e favorevole all'Italia, anche se la nostra ct aveva evidenziato le oceaniche come favorite. Le giamaicane sono al mondiale grazie al proselitismo operato dalla figlia di Bob Marley perchè al team mancavano i soldi. Si danno un gran daffare ma sono indisciplinate, sul piano tattico, generose quanto confusionarie.

L'Italia segna al 12' con Girelli su rigore (tocco su Bonansea, evidenziato dal Var). La juventina se lo fa parare e le va bene perchè il portiere caraibico si muove prima e anche i difensori, al secondo tentativo fa centro. Il raddoppio al 24', il tris in avvio di ripresa, sempre con la Girelli. Segue un momento di difficoltà, interrotto al 26' dal destro di esterno collo di Aurora Galli, il più bello di giornata. «Chiamatemi Yaya», così dopo la coppa Italia vinta dalla Juve sulla Fiorentina. Farà doppietta nel finale, è centrocampista con qualità da bomber.

Il calcio femminile ha molto del club bianconero, di Allegri, è pragmatismo e individualità. Le nostre sono destinate a diventare personaggi da copertina, in caso di quarti potrebbero arrivare magari contratti pubblicitari, intanto invitano a restare incollati sulla Rai o su Sky o anche alla radio. L'innamoramento degli italiani prosegue, come per il beach volley e la pallavolo, come alle olimpiadi con le nostre più brave e seducenti. Seduce anche il match, tattica e tecnica, rifiato e partenza, Girelli playmaker. Il gioco ha qualcosa di Antonio Conte, un quarto mondiale sarebbe appagante come quello europeo perso ai rigori dai maschi due anni fa sempre in Francia, il sogno è una semifinale per migliorare l'unico piazzamento fra le prime 8 nel '91. Era il calcio donne pionieristico, affacciatosi con Betty Vignotto: «Ma io avevo già smesso», ci ha confessato a Sassuolo, all'inaugurazione del centro sportivo Mapei. E in quel contesto le è arrivato il primo tricolore di cui si avvolge a fine partita, dalla sua città, Reggio Emilia.

Il mondiale esalta il movimento, nel prossimo campionato saranno 9 le squadre di serie A espressione delle società al maschile. Regala emozioni questo mondiale in gonnella, come l'Under 20, come l'Europeo under 21 al via fra poche ore. Il girone si chiude martedì a Valenciennes, dove si era aperto. Milena Bertolini cambia in corsa, è probabilmente tra le migliori allenatrici, una che secondo alcuni meriterebbe una panchina di A maschile, in deroga.

Convincono il centrocampo, con Cernoia, Giugliano, la scelte e i ritocchi, gli schemi. Il salto di qualità rispetto ad Antonio Cabrini e predecessori è molto suo. Carismatica come i Velasco e i Rudic. Come Sacchi, ma con tensione inferiore.

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