«È vero. La prestazione di Rizzoli non è stata all'altezza di Rizzoli. Ma non è prevista la fucilazione per un arbitro che sbaglia», questo il commento, per niente criptico, di Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, all'indomani del derby di Torino che ha suscitato un vespaio. E poi: «Nicola è stato perfetto fino all'intervallo, poi ha sbagliato nel secondo tempo, soprattutto sul piano disciplinare. Credo che il primo ad esserne consapevole sia lui stesso, non s'è piaciuto, ne sono sicuro. A breve si confronterà con Messina il suo designatore... Io posso solo aggiungere che qualche giocatore meritava di fare la doccia in anticipo».Nicchi contesta quanti hanno affermato che Rizzoli non era al meglio della forma avendo diretto una sola partita, Frosinone-Udinese, dopo l'infortunio al polpaccio che gli precluse Juventus-Napoli: «Rizzoli s'è ripreso benissimo e ha superato i test Uefa, perché discuterne l'efficienza?». Segue stoccata ai tecnici: «Cosa dire degli allenatori che s'erano imposti di non parlare degli arbitri a fine partita? Dov'è finito il codice d'onore? Dov'era Ventura? Noi italiani siamo campioni di autolesionismo. E abbiamo creato delle ombre sul cammino europeo di Rizzoli».Resta il fatto che l'architetto di Mirandola ha sbagliato di brutto nel derby. Non mi riferisco solo al rigore concesso al Torino (Alex Sandro ha anticipato Peres sul pallone senza commettere fallo) o al gol annullato a Maxi Lopez per il fuorigioco inesistente. Punto l'attenzione sui gravi errori di natura disciplinare di cui ha parlato lo stesso Nicchi. Rizzoli, nel momento in cui ha ravvisato il fallo da rigore, giusto o meno che fosse, avrebbe dovuto ammonire per la seconda volta Alex Sandro. In sovrappiù s'è limitato a mostrare il giallo a Bonucci che ha protestato a muso duro, testa contro testa. Eh no, Bonucci andava espulso, come Khedira nel finale. Poi ha salvato dalla seconda ammonizione Glik e lo stesso Bonucci. Vi raccomando il comportamento di Lichtsteiner simulatore.
«Se uno dei miei giovani arbitri si comportasse come Rizzoli, lo lascerei a casa per un mese buono e gli direi: vai a letto col regolamento e imparalo a memoria», così un saggio del calcio che di questo mondo conosce gli anfratti. La sosta azzurra arriva al momento giusto per permettere al miglior arbitro al mondo del 2014 e 2015 di riordinare le idee dopo aver vinto il premio di peggiore in campo nel derby di Torino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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