Il Milan di Vincenzo Montella è stato sonoramente sconfitto dalla Lazio di Simone Inzaghi. I rossoneri sono stati messi sotto dal primo all'ultimo minuto dai biancocelesti che hanno rifilato un pesantissimo 4-1 al Diavolo. Vincenzo Montella non ha fatto drammi, mentre Mino Raiola, agente di Donnarumma e Bonaventura, è entrato in tackle sulla dirigenza rossonera affermando di non credere minimamente al progetto messo in piedi da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli.
Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, intervistato dal Corriere dello Sport ha minimizzato il brutto ko subito all'Olimpico e ha rilanciato: "La sconfitta con la Lazio è la prima giornata di down dall'inizio della stagione, ma giocare subito ci aiuterà perché così non avremo tempo per rimuginare e per fare tanti discorsi. Certezze minate? Qualche dubbio ci è venuto, ma Montella è stato bravo nel post partita a sottolineare che le sconfitte fanno parte di un progetto di crescita. Magari non di queste dimensioni... Ecco perché quando mi hanno inquadrato in tribuna dopo il 4-0 avevo quell'espressione terribile".
Fassone ha poi commentato le parole di Raiola: "Non crede nel nostro progetto? Mi è dispiaciuto che abbia detto certe cose. Raiola è l'agente di Donnarumma, ma anche di Bonaventura, Abate e altri giovani. Ammetto però che Mino è coerente e questa sua sfiducia l'ha espressa fin da aprile perché vede come oscuro e nebuloso il futuro del club. Gli ho spiegato il nostro progetto che si svilupperà in 4-5 anni. Donnarumma capitano? Non voglio fare polemiche. Dico solo che, da quando ha sposato il nostro progetto, immaginiamo che Gigio diventerà capitano del Milan. Dargli la fascia adesso sarebbe stata una cosa prematura, ma se rimarrà a lungo con noi come speriamo".
L'ad del Milan ha poi fissato l'obiettivo stagionale, ovvero il ritorno in Champions League: "C'è un piano economico che va di pari passo con quello sportivo. L'obiettivo è la zona Champions League: vogliamo conquistarla per poi crescere ancora e vincere. Non riuscirci, però, non sarebbe un dramma. Alla Uefa ho presentato anche dei piani che non prevedono la partecipazione alla Champions e quindi 40 milioni in meno di ricavi. Se arriveremo 'solo' in Europa League non chiuderemo la baracca, ma non nascondiamo che gli azionisti ci hanno chiesto di tornare subito a giocare la coppa più prestigiosa.
Juventus e Napoli hanno qualcosa in più delle altre perché sono solide e collaudate. La corsa va fatta su Inter, Roma e Lazio che mi sembrano più alla nostra portata come rose. Se cresciamo come squadra, possiamo dar fastidio a tutti".
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