Quattro squadre per uno scudetto. Un equilibrio spettacolare da non credere questa Serie A, quella degli stadi vecchi e vuoti, delle squadre scarse e del livello mediocre. Vorrà pur dire qualcosa se per l'Iffhs (la Federazione internazionale di storia e statistica del calcio) è il secondo torneo più forte del mondo dopo la Liga. E soprattutto se, classifiche alla mano, nessuno degli altri grandi campionati europei è così avvincente come quello italiano con quella ammucchiata che resiste in testa. Quattro squadre in tre punti.
Inter, Napoli, Fiorentina e Juventus. Pretendenti dichiarate e vere al triangolo tricolore, con la Roma pronta a rientrare se in breve tempo dovesse rimettere insieme i cocci (ma ieri è stato respinto il ricorso per la squalifica di Dzeko). Intanto il poker di testa nella prossima giornata, l'ultima del girone d'andata, si gioca il titolo di campione d'inverno. Platonico quanto si vuole, ma benaugurante. Finora nel 68,6 per cento dei casi chi ha girato in testa alla boa, ha poi vinto il torneo. Percentuale che sale addirittura al 75 per cento se si considerano solo i campionati a tre punti. L'Inter capolista che gioca in casa a mezzogiorno con il Sassuolo è la favorita per virare al comando.
La Fiorentina (domani in casa con la Fiorentina) può essere regina per una notte. Il Napoli va a Frosinone, ma a quel punto i giochi potrebbero essere già fatti. La Juve ha l'impegno più difficile, a Genova con la Sampdoria, e probabilmente dovrà cedere lo scettro dopo quattro stagioni. Anche se Mancini ha detto che il titolo d'inverno conta e non conta. C'è anche una serie di combinazioni che potrebbe formare un poker in testa. Varrebbe la differenza reti che in questo momento premierebbe la Fiorentina (più venti).Comunque vada gli allenatori affilano le armi più che altro pensando a come sbancare il tavolo quando il piatto sarà quello che conta davvero. Roberto Mancini e Massimiliano Allegri vanno ripetendo che le loro squadre possono o devono «giocare meglio».
Mentre Maurizio Sarri e Paulo Sousa dicono più o meno apertamente di essere in attesa di «rinforzi dal mercato». Parole che evidenziano le lacune attuali delle loro squadre: Inter e Juve raramente hanno fatto vedere un bel gioco, mentre Napoli e Fiorentina hanno la coperta corta.Quattro squadre per uno scudetto. Danno tutte i numeri. A ognuna il suo. L'Inter ha il nove come le vittorie di misura, la legge nerazzurra dell'uno a zero, conquistate finora. Record eguagliato del campionato '63-'64, ma destinato a essere migliorato. Il Napoli pesca il ventitré come i punti fatti in casa. Nessuno come la squadra di Sarri ha raccolto così tanto sul proprio campo. La Fiorentina, invece, cala il trentotto, come i punti raccolti in diciotto giornate, con Paulo Sousa che ha eguagliato il primato che risale all'era di Giovanni Trapattoni, altro ex bianconero applaudito a Firenze. La Juve invece è tornata con il numero otto come le vittorie di fila che l'hanno riportata nel giro che conta dopo un inizio da incubo. La striscia bianconera porta la firma di Paulo Dybala, cinque gol e tre assist nelle ultime otto gare, appunto. L'argentino è l'uomo copertina della Signora. L'Inter risponde con Icardi che sta riportando la sua media-gol ai livelli a cui ci aveva abituato.
Il Napoli è senza dubbio Higuain, mentre la Fiorentina è Kalinic. Ma alla lunga potrebbero fare la differenza le spalle. Il Pipita ha Insigne, la Joya ha Mandzukic, Ilicic è l'altra ic viola. Icardi è quello più solo, aspettando che sbocci l'intesa con Jovetic. Quattro squadre per uno scudetto. Ognuna con un marchio di fabbrica. La solidità dell'Inter, miglior difesa alla media di due gare su tre senza subire gol. L'intensità del Napoli. La qualità, intesa come bellezza, della Fiorentina. La mentalità della Juve. È come se ognuna avesse preso una strada diversa per arrivare allo scudetto. Mentre inizia a salire la pressione, lo ha ammesso anche Mancini che però ha anche detto che la si può girare anche a proprio favore. Perché chi insegue fa sempre più fatica di chi sta davanti, soprattutto se come l'Inter vince partite pesanti il doppio come quella di Empoli. Un po' quello che ha fatto la Juve nelle ultime stagioni, sfiancando la resistenza degli inseguitori, togliendogli speranza.
L'ultima volta che si è verificata un'ammucchiata simile a questo punto del torneo era nel
2002. L'anno del 5 maggio nerazzurro o bianconero che si voglia. I presupposti sono quelli di un'altra volata tricolore tutta da vivere. Quattro squadre per uno scudetto. Il finale lo lasciamo scegliere a voi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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