Inzaghi trova un nuovo modello «Dobbiamo fare come il Bayern»

Il regalo confezionato dai cronisti di Milanello, una bacchetta magica, è l'unico spunto spettacolare della conferenza (anticipata) di Pippo Inzaghi. Prima di spegnere il microfono, lui ha scartato l'oggetto, lo ha guardato ed esaminato, per poi concludere saggiamente: «Quando vinci sei un mago, quando perdi… non diciamolo». Già, proprio così. C'è il rischio, domani sera all'Olimpico, dopo una notte felice e il terzo posto a 2 punti, di ricadere nella profonda depressione. «Non sono il tipo che si esalta per una vittoria» è la sua premessa anche se dopo il successo sul Napoli il giovanotto deve sentirsi un po' mago visto che, durante le risposte, è arrivato ad azzardare un traguardo, al momento lontanissimo. Eccolo: «Ho letto che Ribery dice di Guardiola: ci fa cambiare 10 sistemi di gioco nella stessa partita. Ecco noi dovremmo puntare ad avere il Bayern come esempio». Merito di quei due gol rifilati sulla schiena di Benitez e del clima, non sappiamo ancora se di fiducia motivata o di presunzione, descritto ieri a poche ore dal viaggio a Roma che chiude il 2014 rossonero, un anno non proprio orribile ma quasi e durante il quale il suo predecessore, Clarence Seedorf, ha fatto più punti (anche se non con gli stessi rivali).

Pippo è sicuro su un argomento di calciomercato («Per lui ho scelto il 4-3-3, finchè ci sarò io a Milanello, El Shaarawy non si muove») e su un concetto relativo al terzo posto, accreditato come frase in contrapposizione al dettato berlusconiano («non capisco dove salti fuori questa storia», taglia corto), oltre che sulla dedizione dei suoi, di quelli che sono in prima linea, al fronte, e di quelli che («proprio oggi ho parlato con Saponara») invece aspettano l'occasione di guadagnarsi un pizzico di credito o di cambiare aria a gennaio. «Fin qui nessuno ha chiesto di essere ceduto» è l'altra garanzia di Inzaghi che invece con Antonio Conte ha stretto un patto d'acciaio. Lui (in contrasto con Allegri) e anche il Milan, in contrapposizione con la Juve, hanno spedito al ct un messaggio amichevole: «Siamo disponibili ad aiutare Conte e la Nazionale e sono orgoglioso di dare i miei giocatori al club Italia» la frase a effetto.

Infine il Milan

guarda al futuro: Adriano Galliani, alla festa del settore giovanile rossonero, ha annunciato che la società ha acquistato dalla Curia di Milano il centro Vismara che sarà a totale disposizione delle giovanili rossonere.

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