"Ha chiesto di avere la cittadinanza italiana. La pratica è al consolato di San Francisco, è una corsa contro il tempo per la quale ho chiesto aiuto anche al ministero degli Affari esteri".
È Giovanni Malagò, presidente del Coni, a parlare del tentativo di far correre in azzurro alle prossime olimpiadi Hannah Cunliffe, 20enne americana discendente da una famiglia italiana (il nonno era calabrese), che alla nostra selezione potrebbe portare in dote tempi molto interessanti sui 100 metri piani.
Nata vicino a Seattle, pronipote di Giovanni Manza, emigrato a inizio Novecento, la Cunliffe potrebbe correre - se si farà in tempo a ultimare le pratiche - con i colori azzurri alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Il suo tempo sui 100? 10'99. E 22'71 sulla doppia distanza. Per nulla male, se si considera che al momento i primati italiani sono 11'14 (Martina Levorato nel 2001) e 22'56 (Libania Grenot, pochi giorni fa).
"Se viene a darci una mano siamo felici ma non viene a salvare la patria - ha aggiunto il numero uno della Fidal, Alfio Giomi, nel corso della presentazione della 'Run with Roma 2024' - si inserirebbe in un team già di grande spessore".
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